Il romanzo dei Windsor by Antonio Caprarica

Il romanzo dei Windsor by Antonio Caprarica

autore:Antonio Caprarica [Caprarica, Antonio]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788873399049
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


maligna influenza del duca si può indovinare nel trattamento sempre più rozzo, a volte decisamente offensivo, che riservava alle favorite messe da parte. Per una sorta di nemesi, però, proprio all’amico duca di Westminster deve anche l’incontro con la donna più minacciosa della sua carriera di dongiovanni.

Spinto dai racconti di Bendor sulle prodezze sessuali della sua amichetta parigina, nell’aprile ’17 Edward sfruttò una licenza di tre giorni per correre da Amiens a Parigi sulla sua nuova Rolls-Royce coupé e incontrare Marguerite Alibert. La diavolessa. Per un certo verso lo era davvero. Se il principe di Galles era nato nello splendore palladiano di White Lodge, a Richmond Park, la sua prima amante aveva visto la luce nell’infernale corsia maternità di uno dei più affollati ospedali di Parigi. Era figlia di un cocchiere e di una carbonaia, e solo un’ambizione luciferina l’aveva portata ai vertici del demi-monde parigino, che la Belle Époque aveva trasformato nell’Eden peccaminoso degli aristocratici europei. Non a caso a presentare formalmente Marguerite al principe di Galles fu l’amico marchese di Breteuil, invitandoli entrambi a colazione nel sontuoso salone da pranzo dell’hotel Crillon, in Place de la Concorde.

La giovane donna era assolutamente irresistibile nel suo abito Paquin (il grande sarto del momento), i carezzevoli occhi nocciola, i lunghi capelli castani perfettamente intonati con le abbondanti parure di smeraldi e diamanti. Subito dopo pranzo, Edward la condusse in un’eccitante corsa in macchina – come usava al tempo la buona società parigina – attraverso il Bois de Boulogne. L’appartamento di Marguerite, al 67 di Avenue Henri-Martin, era convenientemente vicino.

La «schiava bianca» e il depravato bey egiziano

L’ affaire andò avanti, tra una licenza e l’altra, anche per buona parte del 1918. Contemporaneamente il principe flirtava con Rosemary Leveson-Gower, figlia del duca di Sutherland, che pensò perfino brevemente di sposare finché mamma Mary non l’avvertì: «Non se ne parla. C’è una tara nel sangue della famiglia di sua madre». Ma nella primavera del 1918 i desideri del principe si erano già appuntati su un’altra donna. Spregiudicata, però della buona società londinese. In una notte di febbraio, Mrs Dudley Ward,

moglie separata di un parlamentare liberale, fu sorpresa dall’allarme aereo mentre camminava con un amico in Belgrave Square e trovò riparo nella vicina casa di Mrs Kerr-Smiley, dove era in corso una festa. Passato l’allarme, le danze ripresero, e il primo a invitare sul parquet la nuova arrivata fu il principe di Galles. Ballarono senza più staccarsi fino alle ore piccole, e Winifred (Fredie, o Freda, per gli intimi) Dudley Ward fu la causa che spinse Edward ad abbandonare l’amante francese. Con conseguenze imprevedibili e allarmanti per l’erede al trono.

Nell’ottobre 1918 il giovane Windsor aveva finalmente deciso di chiudere la storia «con la donna di Parigi», come la chiamava ormai sbrigativamente.

Ma Marguerite non era il tipo da farsi mettere da parte con le spicce. Non dopo una relazione durata un anno e mezzo. Agli inizi di novembre, mentre i tedeschi sparavano le loro ultime cartucce, lei sganciò un’autentica bomba sull’ex amante. Gli inviò una secca



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