Il Sangue Nero Dei Romanov by Dora Levy Mossanen

autore:Dora Levy Mossanen [Mossanen, Dora Levy]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Thrillers, General, Historical, Fantasy, Fiction
ISBN: 9788854148994
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2013-01-16T23:00:00+00:00

Capitolo venticinque

1911

Lo zar conduce suo figlio di sette anni nella Sala dei Ritratti fra l’odore di tempere e inchiostro e una nuvola di polvere che ricopre ogni superficie. Sono passati sei anni dalla nascita del Cenacolo, e da quel giorno la fama dei suoi artisti si è diffusa in tutto il Paese; a San Pietroburgo, Ekaterinburg e Mosca non si parla che di loro e della zarina, che viene lodata per il sostegno dato all’arte. Oggi la sciatica l’ha costretta a letto e lo zar la sostituisce nelle sue incombenze.

Darja li segue un passo indietro. Sussulta, con la mano sullo stomaco. Questo per lei è stato un giorno doloroso, uno di quelli che le piombano addosso senza preavviso. Ormai sono cinque anni, da quando ha perso il figlio di Avram, ma di tanto in tanto il suo utero si contrae e si agita, si rifiuta di stare fermo, ricordandole di continuo quei terribili momenti. L’amore fra lei e Avram ha fatto passi da gigante in questi sei anni, è diventato più grande e profondo, più maturo. Non si incontrano più nel parco, per via del conte Trebla, che è impazzito. Con il sangue avvelenato dalla sifilide, al tramonto si era messo a vagare per il parco, fermava chiunque avesse la sfortuna di incrociarlo e tenendolo in ostaggio non la smetteva di ripetere che Darja e Avram scopavano nella banja imperiale e la insudiciavano.

Legato mani e piedi, lo hanno portato in infermeria e per curarlo dalla sifilide, gli hanno iniettato il virus della malaria per provocargli una febbre violenta. Il trattamento gli ha danneggiato i nervi e lo ha privato della sensibilità del corpo dalla vita in giù. Il responsabile del canile lo ha sollevato dall’incarico di veterinario, ma non è stato allontanato da corte. Le miniature di sua moglie valgono troppo, soprattutto per lo zarevič, sempre impaziente di aprire la scatola laccata che riceve due volte l’anno per scoprirvi un altro miracolo da aggiungere alla sua collezione.

Da quando il marito è costretto in casa, Tamara è diventata sempre più solitaria e smagrita. Persino le sue miniature si sono rimpicciolite a tal punto che alcuni dettagli sono invisibili all’occhio di chiunque, a parte quello dell’artista stessa.

Adesso è insieme agli altri artisti, come loro si alza in piedi, posa i suoi piccoli strumenti – lente di ingrandimento, mazzuola, lima, martellino, pinzette, cesoie – si rassetta e fa un ampio inchino.

Con le mani dietro la schiena, l’imperatore cammina lento spostandosi da una postazione all’altra, si ferma per guardare meglio, annuisce in segno di approvazione e sorpresa oppure mostra indifferenza. In breve tempo i suoi capelli sono ingrigiti. Le occhiaie si sono appesantite in segno di resa e l’ampio torace gli ricorda tutte le volte che deve portare in braccio il figlio malato.

Darja è all’erta e guarda davanti allo zar per vedere la postazione successiva prima che lui ci arrivi. In accordo con le tendenze socialiste del Paese, anche l’orientamento del Cenacolo ha cominciato a cambiare. Gli anni di tumulto hanno dato

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