Il secondo tempo by Roy Keane Roddy Doyle

Il secondo tempo by Roy Keane Roddy Doyle

autore:Roy Keane, Roddy Doyle [Keane, Roy & Doyle, Roddy]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Sports & Recreation, Soccer, ebook
ISBN: 9788823513358
Google: e4uvCQAAQBAJ
editore: Guanda
pubblicato: 2015-09-08T22:00:00+00:00


Un giorno Mick McCarthy, che allora allenava i Wolves, mi chiamò per un giocatore. Credo si trattasse di Neill Collins. Lo voleva in prestito.

Chiamò direttamente me, nel mio ufficio.

«Tutto a posto, Roy?»

Parlammo del ragazzo e del più e del meno. Fu una conversazione gradevole, mi fece piacere sentirlo. Mentre parlavamo, mi venne in mente che ci saremmo incrociati nel corso della stagione: le nostre squadre avrebbero giocato contro. E adesso anch’io ero membro della LMA, l’Associazione allenatori, e avrei dovuto partecipare a riunioni e ricevimenti. Insomma, eravamo destinati a rivederci.

Credo sia stato lui a suggerire di incontrarci, per fare quattro chiacchiere, e mi sembrò una buona idea.

Appuntamento al Four Seasons, vicino all’aeroporto di Manchester. Fu un po’ come quando rividi Niall: in un attimo la tensione tra noi svanì. Dissi che mi dispiaceva per Saipan, anche se non ero sicuro che ci fosse qualcosa di cui scusarmi. Ma, insomma, volevo voltare pagina.

E ci riuscii. Era importante, e sono contento che sia successo.

Giocammo contro i Wolves, a casa loro, un venerdì sera di novembre. Era pieno di giornalisti. La partita venne trasmessa anche da Sky. Tutta la tensione ruotava intorno a un’unica domanda: Si stringeranno la mano o non se la stringeranno? Ma noi ci eravamo già incontrati, anche se nessuno lo sapeva. Dal nostro punto di vista il dramma era già risolto. Prima della partita ci stringemmo la mano, ma non c’era niente di pianificato, lo fanno tutti. L’unica differenza, allora, fu che intorno avevamo almeno cinquanta cameramen.

Quella fu un’altra serata in cui persi le staffe. All’intervallo eravamo sotto di un gol. Dissi a Cookie di montare la lavagna e feci il mio numero da Bruce Lee. Probabilmente i miei giocatori si erano lasciati distrarre dal polverone del faccia a faccia tra me e McCarthy. E forse avrei dovuto chiedermi se sbottai proprio perché non volevo perdere contro la squadra di McCarthy. Spero di no. Però, come ho accennato, la partita veniva trasmessa in tv e stavamo giocando di merda. Il povero Cookie dovette passare ore e ore a recuperare gli omini magnetici della lavagnetta.

Finì 1-1, ma fummo fortunati. Restammo in partita solo grazie al nostro portiere, Darren Ward, e il gol del pareggio arrivò su deviazione di un tiro di Stevie Elliott.

Poi battemmo i Queens Park Rangers, 2-1 in trasferta, e iniziammo il girone di ritorno vincendo contro il Norwich in casa, 1-0. Daryl Murphy segnò in entrambe le partite.

Il match del sabato successivo sarebbe stato in casa del Luton e il venerdì mi convocarono per una riunione al club, con Niall e la segretaria del presidente. Era saltato fuori un video in cui tre giocatori – Chris Brown, Liam Lawrence e Ben Alnwick – facevano sesso con una ragazza. I piani alti della società erano nel panico, perché la notizia stava per uscire sul Sun. Per me erano importanti soprattutto Brown e Lawrence, che avevo già inserito nell’undici titolare per il giorno dopo. Non avevano fatto nulla di illegale, in fondo, quindi dissi che avrebbero giocato comunque. Ma Niall rispose che il CDA insisteva perché li lasciassi fuori.



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