It's complicated: La vita sociale degli adolescenti sul web (Italian Edition) by danah boyd

It's complicated: La vita sociale degli adolescenti sul web (Italian Edition) by danah boyd

autore:danah boyd [boyd, danah]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica
ISBN: 9788868269616
editore: Castelvecchi
pubblicato: 2014-10-14T22:00:00+00:00


Abigail mi ha raccontato di episodi in cui Ashley si era messa nei guai a scuola e di come la minacciasse di pubblicare su Facebook informazioni imbarazzanti per umiliarla di fronte ai suoi amici. Mentre mi spiegava queste cose, Abigail non era a suo agio ed era agitata, quindi non ho approfondito. Più tardi, dopo aver spento il registratore e mentre aspettavamo che Alice e Ashley finissero di parlare, le ho casualmente chiesto ancora della sorella. Abigail era più a suo agio e mi ha detto che la vedeva come un bullo. Non si fidava di lei, ma al tempo stesso le dispiaceva per lei. Pensava che Ashley non capisse di far male con le sue parole. Aveva provato, secondo lei senza successo, ad aiutarla a vedere le conseguenze delle proprie azioni e del proprio comportamento, ma poi aveva rinunciato. Sua madre e gli adulti nella scuola pensavano più a punirla o a isolarla, e questo la rendeva ancora più frustrata e meno desiderosa di collaborare.

Mentre parlavo con Abigail, Ashley ha raccontato ad Alice che nella sua comunità c’era pochissimo bullismo diretto. La cattiveria e la crudeltà che vedeva a scuola prendevano spesso la forma di quello che lei chiamava «bullismo indiretto» (pettegolezzi e dicerie) o di drama. Ha raccontato anche di alcuni incidenti fra compagni di classe, come quando i ragazzi hanno preso in giro le cheerleader per le loro abitudini alimentari. I pettegolezzi su chi potesse essere incinta, su chi ci provasse con chi e su chi aveva fatto cosa mentre era ubriaco erano la norma. Ashley ha descritto anche i gruppi nella scuola, il modo di vestire che mostrava chi era in e chi era out, le dinamiche delle attenzioni buone e cattive e la politica dei «nemici/amici», cioè amici che a volte diventavano nemici quando interveniva la competizione, la gelosia, la mancanza di fiducia.

Quando io e Alice abbiamo condiviso i nostri appunti sulle interviste, Alice ha capito che Ashley usava i pettegolezzi e l’aggressione per rafforzare le proprie abitudini sociali, rifiutando però l’idea che fosse lei a iniziare un qualsiasi conflitto sociale. Il racconto gioioso di Ashley sui pettegolezzi a scuola andava di pari passo con la sua passione dichiarata per i personaggi dei drama in Tv e con il suo desiderio di sapere cosa succede nella vita degli altri. Le piaceva essere al centro degli eventi. Ashley ha detto anche ad Alice che secondo lei sua madre e sua sorella esageravano nel reagire ai conflitti in cui si trovava coinvolta e che le sue azioni erano giustificabili, visto come gli altri trattavano lei. Quando emergeva un conflitto, secondo Ashley erano gli altri a creare problemi, mentre lei non poteva far altro che reagire. Non che reagire le dispiacesse, ma non capiva perché si arrabbiassero con lei per il suo modo di farlo.

Il comportamento di Ashley e la diversa percezione di quel comportamento da parte delle due sorelle rivela delle tensioni nel modo in cui gli adolescenti e gli adulti vivono e percepiscono i conflitti. Il linguaggio del drama e del bullismo emergono spesso, ma le modalità variano moltissimo.



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