Juneteenth by Ralph Ellison

autore:Ralph Ellison [Ellison, Ralph]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fandango Libri
pubblicato: 2022-06-09T22:00:00+00:00

4 Geremia 1:4-5, e dopo 1:6. (N.d.T.)

5 I Corinzi 13:12. (N.d.T.)

6 Giobbe 38. (N.d.T.)

10

Sedeva al tavolo della cucina, Bliss, a bere limonata ghiacciata ascoltando come tintinnava il pezzo di ghiaccio quando lo girava col dito. Gli altri erano seduti in silenzio nella stanza con Pa’ Hickman e Sorella Wilhite, la vedeva, annuiva seduta in poltrona che stava accanto alla finestra. Sorella Wilhite è stanca, pensò. È stata sveglia tutta la notte, e anche il Diacono. Guardò i fornelli della cucina, nero sbiadito con le parti in nichel scintillante intorno al fondo che erano fatti a spire. Hanno la stessa forma delle spire ornamentali sul coperchio della mia bara, pensò. Ma perché mettono spire dappertutto? La macchina da cucire di Sorella Wilhite ha delle spire sulla parte di ferro dove stanno i pedali e ha delle spire dipinte d’oro nel lungo blocco scintillante che tiene la ruota lucida e l’ago. Spire dappertutto. La gente invece non ha spire addosso. Ma forse è solo che non si vedono. Sorella Georgia... Spire, spire, scoprire... Bella rima – ma è peccato...

Il tubo della stufa saliva dritto, poi faceva una curva e usciva da un buco vicino al soffitto. La carta da parati là sopra era nera nel punto in cui perdeva il fumo. I fornelli erano freddi. Nelle prese d’aria dello sportello dove andavano legna e carbone non si vedeva la fiamma, e pensò, Vedi, dorme anche la cucina. Sta riposando, si è presa una vacanza estiva. Lavora duro l’inverno, però, passa le giornate a divorare legna e carbone e a fare cenere. Dalla mattina presto fino a tardi la notte e a volte la attizzano e brucia anche tutta la notte. A quell’ora tira avanti, ma lavora. L’estate è facile tranne la domenica quando sono in tanti a mangiare fagiolini, cime di rapa, verza e carne di maiale salata, sformato di patate dolci, zampone e cavolo, pane di mais e uovo e tarassaco saltato che fa tanto bene. Che cresci grande e forte. L’estate è facile tranne per quelle cose deliziose e allora la stufa può riposare. Si sveglia per il porridge a colazione e uova e porridge e caffè ma poi si spegne. Non c’è un legnetto nell’angolo né un secchio di carbone. Non serve il fuoco per la limonata ma è buona. L’autunno c’è un sacco da fare. L’autunno ammazzano i maiali e fanno lo stufato d’intestino e i membri della congregazione portano un maiale intero a Pa’ Hickman tutto pelato e pulito, poi lui lo dà al Diacono Wilhite e il Diacono lo dà a Sorella Wilhite ed è a quel punto che la cucina deve mettersi davvero a faticare. Lo sportello dove va il fuoco diventa rosso ciliegia e la canna fumaria pure.

Il pentolone là in fondo allora sbuffa come un motore a vapore. Io, Meshach, Shadrach e Abednego adoriamo i fagioli dall’occhio nero e le code di maiale arricciate col cavolo, riso e fagioli con testa di porco – Pa’ non cresce il cotone né il granturco né le patate ma, Signore mio, i pomodori.

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