La bellezza del segno by Francesca Biasetton

La bellezza del segno by Francesca Biasetton

autore:Francesca Biasetton
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2018-08-19T16:00:00+00:00


9.

Tutto intorno a noi è scrittura

Scrive il linguista Giuseppe Antonelli: «Oggi, di inchiostro se ne usa sempre meno: i proverbiali fiumi sono ormai disseccati. La scrittura è molto più diffusa ma sempre più immateriale: impalpabile, volatile. Scripta volant, e alle sudate carte si è sostituita l’insostenibile leggerezza del bit. Inutile piangere sull’inchiostro non più versato».

Come non essere d’accordo? Lui stesso, aggiunge: «Ma certo fa pensare quello che Francesco Piccolo scriveva una ventina d’anni fa in cima alla quarta delle otto stesure del suo libro E se c’ero dormivo: riscrittura a mano del romanzo (per sentire il peso delle parole)»1.

Guardiamoci intorno. Basta entrare in un qualunque ufficio: la segnaletica “ufficiale” è affiancata da quella “informale”, creata sul campo, necessaria per gestire informazioni “last minute”. Sono quei “cartelli” con cui si arrangia un aiuto sia agli utenti che agli impiegati: bussare prima di entrare; firmare il modulo prima di consegnarlo; non si accettano assegni; ascensore fuori servizio (!!!). Di solito realizzati con un foglio e un “pennarellone” e qualche striscia di nastro adesivo. Per strada con i bigliettini sul cruscotto: sono al bar di fronte; sulla porta del negozio: torno subito; sul tavolo del ristorante: Rossi x 4 h 20.30. A casa con i post-it promemoria per sé sullo specchio del bagno: ritirare le analisi; o sulla porta di casa: ricordati di lasciarmi le chiavi sul tavolo. E anche “appiccicati” intorno al pc, memorandum cartaceo a sostegno della nostra memoria digitale.

A cartelli di fortuna scritti a mano ricorrono i mendicanti per motivare la propria richiesta di aiuto (sfrattato e senza lavoro; operato al cuore).

Ma soprattutto si scrive a mano in occasione di avvenimenti che ci colpiscono emotivamente, come incidenti o attentati: il luogo in cui si è verificato l’evento, o il luogo simbolo, diventano meta di pellegrinaggio: oltre ai fiori, questi spazi sono coperti di bigliettini e cartelli che testimoniano il dolore di tutti. È un modo per condividerlo. E si scrive a mano perché è spontaneo, parte dal cuore e attraverso la mano arriva direttamente sul foglio, senza troppo progettare.

Spesso su supporti improvvisati – fogli di cartoncino, scampoli di stoffa – sono gli striscioni e i cartelli, presenze consuete in occasione di cortei di protesta, ma anche senza protestare: manifestazioni di approvazione, sostegno, solidarietà.

E poi i cartelli che annunciano i saldi, spesso scritti a mano per differenziarsi dai prezzi formali, per dare visibilità e manifestare l’unicità dell’evento: occasione unica – sconti fino al 70%!!! Scritti a mano troviamo i prezzi (variabili giornalmente, a seconda del mercato) di frutta e verdura, il più delle volte su cartoncini improvvisati2.

Sotto lo slogan “Express yourself”, a New York, l’artista Matthew Chavez ha praticato quella che ha definito la “terapia della metro”. Ha invitato i passanti a lasciare bigliettini con i loro commenti e pensieri. Sui muri della fermata della metropolitana della 14ma strada sono spuntati tantissimi post-it colorati sul nuovo presidente Donald Trump: in 24 ore erano più di 30003.

E per rimanere negli USA, sul sito CBS News è comparsa la seguente notizia: «Mercoledì pomeriggio uno sportello bancomat di Corpus Christi, in Texas, erogava altro oltre al denaro.



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