La caccia by Brian Moore

La caccia by Brian Moore

autore:Brian Moore [Moore, Brian]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 88-8112-369-X
pubblicato: 2002-01-01T05:00:00+00:00


14

Fin dalla prima volta che l'aveva vista, aveva desiderato portarsela a letto. Si ricordava ancora di quando gli passava accanto mezza nuda, per andare a fare la doccia, mentre lui era steso sul divano nel soggiorno del suo appartamentino in Rue Paradis. Ma non poteva toccarla a causa di Jacquot. Era una ragazzina, ancora minorenne, ma in quella casa, lì con lei, lui non faceva altro che pensarci. Sapere di non poterla toccare rendeva il desiderio ancora più acuto, nonostante egli stesse cambiando, il Signore era ritornato nella sua vita. Negli anni Quaranta si era lentamente allontanato dalla fede. Quand'era ragazzino andava a messa, si confessava, ogni sera a casa si inginocchiava insieme ai suoi genitori per recitare il rosario. La vita era stata molto dura negli anni in cui aveva combattuto per il maresciallo e per la Francia. Non c'erano santi nella Milice. Ma poi, nell'immediato dopoguerra, gli anni delle rapine, del mercato nero, delle banconote false, aveva incontrato l'abate Feren e il pensiero del paradiso e dell'inferno erano ritornati ad affacciarsi alla sua mente. Proprio nell'appartamentino di Nicole aveva ripreso a pregare. Ogni sera. Era stato condannato a morte in contumacia. Il pensiero della morte e della cattura lo avevano ricondotto a Dio. E l'avevano avvicinato a questo abate che capiva cosa significasse avere combattuto nella Milice ed essere stato abbandonato al proprio destino una volta che i comunisti avevano vinto la guerra. «Figlio mio, so che hai commesso molti peccati in passato», gli aveva detto l'abate Feren. «Ma la misericordia di Dio è infinita. Lui perdona i nostri peccati chiedendoci soltanto di non ricadere in tentazione».

Voleva credere a quelle parole. In quegli anni tutti volevano essere perdonati. Il clero, gli uomini politici dell'Assemblea nazionale, la gente nei negozi, nelle fabbriche e nelle fattorie, qualunque persona ragionevole diceva che era meglio dimenticare quello che era successo durante la guerra, che i tribunali di guerra erano strumenti di vendetta, non di giustizia, che la Resistenza era stata guidata dai comunisti intenzionati a consegnare la nazione nelle mani di Stalin. E i comunisti, chi potevano odiare di più dei vecchi miliciens? Lui era una vittima dei tempi. Nient'altro. Voleva sposarsi, lasciarsi il proprio passato alle spalle, vivere una vita tranquilla. L'abate Feren conosceva le tentazioni della carne. Sapeva che non gli sarebbe stato possibile ottenere una licenza di matrimonio. Ma l'abate era un santo. Gli aveva detto che l'avrebbe sposato nell'unico modo che conta davvero, in chiesa, davanti a Dio. E dopo che l'abate li aveva sposati, a lui e Nicole, ci fu un periodo, se ne ricordava bene, in cui la domenica mattina lui l'aspettava ritornare da messa, la guardava entrare in camera con il suo vestito migliore e il messale in mano, la faceva spogliare e stendere sul letto e le si metteva accanto, e il cazzo gli si rizzava mentre guardava il suo corpo nudo, e pensava che poteva averla in qualsiasi posizione e per tutto il tempo che voleva e senza commettere alcun peccato. Era la prima volta che scopava con una donna senza il pensiero di doversi poi confessare.



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