La casa del giudice by Georges Simenon

La casa del giudice by Georges Simenon

autore:Georges Simenon [Simenon, Georges]
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: poliziesco
ISBN: 9788845913914
editore: Adelphi - gli Adelphi (Le inchieste di Maigret) giu 98
pubblicato: 1998-05-31T22:00:00+00:00


7. LO CHIEDA AL COMMISSARIO

Fu un piacere per Maigret, alle otto del mattino, scendere quella scala un po'"troppo stretta per lui, con la rampa di legno che brillava nel sole, trovare la locanda deserta e sedersi al solito tavolo su cui erano stati disposti una scodella di coccio, del salame fatto in casa e dei gamberetti appena pescati.

«Thérèse! » chiamò sedendosi. «Il caffè! ».

Venne a portarglielo la padrona.

«Thérèse è andata dal macellaio...».

«Dica un po', signora... Non vedo nessuno al porto, eppure c'è bassa marea... Non sarà che la gente di qui ha paura del freddo? ».

«E" la piccola marea... » rispose lei.

«Come?».

«Non si può andare ai vivai con le piccole maree».

«Allora i mitilicultori lavorano solo metà tempo? ».

«Ma no! Quasi tutti hanno terreni, un po'"di palude, bestie...».

Persino Méjat ricevette una buona accoglienza, malgrado la brillantina e una ridicola sciarpa verde pistacchio.

«Siediti... Mangia... E dimmi che cosa hai scoperto da quella povera vecchia».

Intendeva la madre di Marcel. A dire il vero a Maigret non era affatto dispiaciuto scaricare l'incombenza sull'ispettore.

«Avrai trovato una decrepita casa di paese, no?...

Con dei mobili tarlati che odorano di stantio, una pendola con il bilanciere di rame che manda stanchi riflessi...».

«Si sbaglia, capo!... La casa viene ridipinta di fresco ogni anno... La vecchia porta è stata sostituita da una moderna, con decorazioni in finto ferro battuto... I mobili vengono dai grandi magazzini di boulevard Barbès...».

«Lei ti ha subito offerto da bere... ».

«Sì! ».

«E tu non sei stato capace di rifiutare... ».

Il povero Méjat si domandava che cosa ci fosse di male nell'accettare un bicchierino di acquavite locale, una profumata mirabelle!

«Non arrossire... Sto pensando a qualcun altro... ».

Forse a se stesso, quando aveva mangiato e bevuto in casa del giudice.

« Ci sono persone capaci di rifiutare e altre no. Sei andato dalla vecchia per strapparle qualche informazione sul figlio e per prima cosa ti sei fatto un bicchierino della sua mirabelle... Il giudice sì che è capace di rinunciare... A qualunque cosa!... Perfino a se stesso!... Non sforzarti di capire... Si è messa a piangere?».

«Ma lo sa che è grande e grossa quasi come suo figlio?...

«All'inizio faceva la spavalda, poi ha preso un tono insolente... Ha minacciato, se la cosa andava avanti, di rivolgersi a un avvocato... Le ho chiesto se il figlio era stato via negli ultimi giorni... Mi sono accorto che esitava...

« "Credo sia andato a Niort per faccende sue...".

«"E" sicura che fosse Niort?... C'è rimasto per la notte?...".

«"Non lo so...".

« "Come fa a non saperlo, se ci vivete solo voi due in questa casa? Posso dare un'occhiata alle stanze?...

Non ho un mandato, ma se lei rifiuta...".

«Siamo saliti al primo piano... La casa vecchia era quella, con i mobili di una volta, come diceva lei prima... Grandi armadi, cassapanche, foto di famiglia.

« "Che vestito si mette suo figlio quando va in città?".

«Lo ha preso dalla gruccia. Un vestito blu spigato.

Ho frugato nelle tasche e ho trovato il conto di un albergo di Nantes... Questo, guardi la data...

«Il 5 gennaio, qualche giorno prima dell'arrivo del dottor Janin a L'Aiguillon».



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