La donna cardinale by Lucetta Scaraffia

La donna cardinale by Lucetta Scaraffia

autore:Lucetta Scaraffia [Scaraffia, Lucetta]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2020-07-12T22:00:00+00:00


15

Poco prima di andare al concerto Gregorio era così teso che l’attacco di emicrania fu inevitabile. Non valse a tranquillizzarlo la presenza serafica di Chantal, che si era vestita per tempo, ed era bellissima. Molto elegante, in un tailleur grigio polvere e con un ampio, leggerissimo scialle di seta color cipria che, gettato su una spalla, le si drappeggiava addosso come una mantella, lasciando scoperta solo parte della gonna.

Mentre andavano verso la basilica di San Giovanni, Gregorio, ammirato, la guardava di sottecchi, sorprendendosi però a domandarsi se la sua presenza avrebbe interferito con gli intricati equilibri tra i quali aveva imparato a destreggiarsi in Vaticano.

Giunti alla basilica, con piglio deciso allontanò Chantal dalla fila di persone che attendevano di sottoporsi ai controlli.

«No, non lì, niente controlli, figuriamoci, tu sei con me, entriamo dove passano il papa e i cardinali» disse prendendola per il gomito, felice di pavoneggiarsi con i privilegi della sua carica.

All’interno dovettero dividersi, perché lui prendeva sempre posto alle spalle del papa, per qualsiasi evenienza. Ignazio sedeva di fronte all’orchestra, un po’ arretrato, per via dell’acustica migliore. Il posto di Chantal era laterale, nel coro ligneo. Ottima collocazione, per seguire bene l’orchestra e godersi da vicino i mosaici. «Non hai caldo? Non è meglio se ti togli lo scialle?» chiese lui prima di lasciarla al suo posto.

«Ma no, è molto leggero, non l’ho messo per timore di aver freddo, ma perché è bello, illumina il viso e sta bene con il vestito» sorrise lei con l’abituale civetteria.

Tutto andava svolgendosi come disposto dal cerimoniale. Gli invitati entravano per primi, accompagnati dai gentiluomini di Sua Santità per raggiungere i posti assegnati. Dal colore dell’invito sapevano già in quale settore accomodarsi. C’era poi, separata, la zona dove sedeva il papa con i cardinali, il presidente della repubblica, quelli del consiglio, della camera e del senato, in compagnia delle mogli. Nell’abside, un po’ nascosti ma comodi sugli scranni del coro, i canonici, le tre suore che accudivano il papa e, appunto, Chantal.

Dopo l’inchino al papa i Wiener iniziarono con il Messiah di Händel, l’esecuzione più lunga del concerto. Una musica meravigliosa, un’orchestra perfetta… Gregorio trascorse mezz’ora di pura beatitudine, dimenticando il mal di testa e… anche il papa. Quando poi allungò il collo sperando di intercettare lo sguardo di Chantal – chissà com’era felice di essere lì – si accorse… che lei non c’era. Si sentì gelare. Non pensò che stesse poco bene; l’idea che, piuttosto, lei stesse facendo qualcosa di male gli trapassò il cervello, stordendolo. Poi, di colpo, la vide. Seminascosta nella penombra delle colonne scendeva lungo il corridoio laterale di fianco all’orchestra. Rigida, lo sguardo fisso, Chantal avanzava verso di lui… No! Non verso di lui. Verso Ignazio. Capì in un lampo, ogni cosa gli fu chiara, a partire da quella mattina, quando si erano conosciuti. Un attimo, un soffio, e si buttò sul pontefice, ricevendo nella schiena il proiettile a lui destinato. Svenne, in una pozza di sangue che imbrattò la veste del papa, e mentre questi veniva



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.