La macchina dei sogni by AA.VV

La macchina dei sogni by AA.VV

autore:AA.VV.
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Libra
pubblicato: 1972-12-31T16:00:00+00:00


Mappa stellare, che comprende una delle regioni dello spazio più affascinanti e più ricche di sorprese per l’astrofilo; sono comprese l’Orsa Maggiore, il Leone e il Cancro. (Tavola dell’Autore).

Il primo tentativo per fare un poco di ordine tra gli astri si deve a uno dei pionieri dell’astronomia. Padre Secchi notò che esistevano vari tipi di spettri stellari, nei quali si rinvenivano forti righe di assorbimento; lo stesso Secchi suddivise le stelle in quattro gruppi bene distinti.

Oggi il numero delle classi stellari è salito notevolmente, perfezionandosi; e questo è da attribuirsi a E. C. Pickering, il fratello del grande osservatore della Luna e dei pianeti.

Ritengo sconsigliabile spendere molte pagine in questa sede a riguardo delle classi stellari, però ammetto l’utilità di un breve riepilogo.

Classe spettrale W

Le stelle appartenenti a questo gruppo sono conosciute anche come le Stelle Wolf-Rayet, dal nome dei due astronomi che ne studiarono il comportamento, e che per primi le descrissero. Sono stelle a elevata temperatura superficiale, oltre 35.000 gradi Kelvin.

Il loro colore è bianco verdastro, e le principali caratteristiche salienti denotano molte righe brillanti, in cui predomina l’elio.

Una buona stella-tipo di questo genere può essere la H. D. 187282, W5.

Classe spettrale O

Anche queste stelle furono oggetto degli studi del Wolf e del Rayet, e come le prime hanno una temperatura superficiale insolitamente alta. Circa trenta o trentacinquemila gradi. Il colore è bianco-azzurro, e le righe predominanti appartengono all’elio.

In genere le stelle W e O sono assai distanti, per cui appaiono parecchio deboli all’osservatore, e indipendentemente da questo pongono agli astronomi svariati problemi che attendono tuttora di essere risolti.

Una Wolf-Rayet Oa di seconda grandezza è rintracciabile nella stella Gamma dell’Argo-Navis.

Classe spettrale B

Mantenendosi il colore bianco-azzurro, qui ritroviamo una temperatura superficiale inferiore; si parla di 15.000-30.000 gradi. Tra le righe di assorbimento oltre all’elio compare anche l’idrogeno. Le stelle del gruppo B sono molto luminose, e un ottimo esempio lo si ritrova in Rigel dell’Orione, o in Spica, (Alfa Virginis) che è una B2.

Classe spettrale A

Intorno ai diecimila gradi abbiamo le stelle bianche A, le quali pongono in evidenza la presenza dell’idrogeno. Sirio per esempio è una tipica Al.

Classe spettrale F

Canopo, l’Alfa dell’Argo Navis è una delle stelle più luminose che si conoscono, e il suo spettro appartiene al gruppo FO.

Bianco-giallastro è il colore che ci indica una temperatura di superficie in diminuzione, circa settemila gradi Kelvin.

All’idrogeno qui si unisce la presenza di metalli ionizzati.

Classe spettrale G

Il Sole è per eccellenza una stella G2 nana, mentre Capella dell’Auriga è una GO gigante.

Il Sole ha una temperatura valutabile nell’ordine di 6.000 gradi, con colore marcatamente giallo.

Nel suo spettro sono rintracciabili le righe dell’idrogeno e dei metalli neutri e ionizzati.

Classe spettrale K

Cinquemila gradi, la tonalità del colore passa all’arancio. Lo spettro rivela metalli neutri. Predominano le righe del calcio neutro e ionizzato. Una KO gigante è Arcturus, l’Alfa Bootis; qui sono presenti bande a idrati di carbonio. Ricordiamo in Epsilon Eridani una K2 nana.

Classe spettrale M

Betelgeuse dell’Orione, Mira della Balena, e Antares dello Scorpio appartengono a questa classe. Il colore rosso-arancio



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