La società automatica by Bernard Stiegler

autore:Bernard Stiegler [Stiegler, Bernard]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Meltemi
pubblicato: 2019-10-23T15:37:39+00:00

Capitolo quinto

Nel Leviatano elettronico di fatto e di diritto

Il sapere […] è una delle strade per le quali l’umanità cerca di assumere il suo destino e di trasformare il suo essere in dovere.

Georges Canguilhem

61. Disparazione e significazione

Berns e Rouvroy rapportano i processi automatici messi in opera dalla governamentalità algoritmica ai concetti di inconscio macchinico molecolare e di asservimento macchinico di Félix Guattari. Per descrivere l’asservimento macchinico, Guattari fa l’esempio della

condotta in stato di rêverie.455

Ma lo fa senza sviluppare il lato della rêverie che accompagna questo genere di asservimento.

Conducendo “automaticamente” il mio veicolo, vale a dire, “senza pensarci”, e in questo senso, “incoscientemente”, mentre una “parte” di “me” è totalmente asservita a un motore e a un veicolo meccanico che “serve” “servendosi”, un’“altra” parte di “me” – che forse non è tuttavia nemmeno (il) me, ma piuttosto anche questa zona oscura fatta di intermittenze che è l’es – si ritrova in un modo largamente disautomatizzato: il modo della rêverie, apparentato magari a quello dell’attenzione fluttuante, che è sempre all’origine del pensiero che si dispiega all’infuori di qualsiasi sentiero battuto.

Gli automatismi che accompagnano tale disautomatizzazione appartengono dunque a ciò che Guattari chiama l’inconscio macchinico, il quale è a-significante, come ricordano Berns e Rouvroy citando un commento di Maurizio Lazzarato, e sottolineando che nella governamentalità algoritmica, così come nell’inconscio macchinico e nell’asservimento grazie al quale si esercita,

tutto accade come se la significazione non fosse più assolutamente necessaria.456

La significazione, ossia la semiosis come generazione di segni, di significazioni e significanza (di fare-segno), è il trans­individuale reso possibile dal processo di transindividuazione che si tesse tra sistemi psichici, sistema tecnico e sistemi sociali – e dunque tra individuazioni psichiche, individuazione tecnica e individuazioni collettive457.

La distruzione della significazione da parte del sistema tecnico digitale – così com’è parametrato dalla tecnologia di potere della governamentalità algoritmica del capitalismo 24/7 – è fondata sull’eliminazione dei processi di disparazione di cui Simondon introduce come segue la nozione:

Ogni retina è coperta da un’immagine bidimensionale; l’immagine sinistra e l’immagine destra sono disparate; esse rappresentano il mondo visto da due punti di vista differenti […]; certi dettagli mascherati da un primo piano nell’immagine sinistra sono, al contrario, smascherati nell’immagine destra, e all’inverso […]. Non esiste una terza immagine otticamente possibile che unirebbe queste due immagini: queste sono per essenza disparate e non sovrapponibili nell’assiomatica della bidimensionalità. Perché esse facciano apparire una coerenza che le incorpora, occorre che divengano i fondamenti di un mondo percepito all’interno di un’assiomatica nella quale la disparazione […] diviene precisamente l’indice di una dimensione nuova.458

Vedremo come sia a partire da tale processo di disparazione che Simondon pensa la significazione e l’individuazione.

Berns e Rouvroy apprendono la governamentalità algoritmica da questo punto di vista simondoniano e con Deleuze. È ciò che li compromette a sottomettere i concetti di Simondon, così come quelli di Deleuze e Guattari, alla prova dei fatti, dove apparirebbe che tali pensieri sarebbero in qualche sorta portati ai loro limiti e ri-messi in questione, ri-mobilizzati da un salto quantico che ne sconvolgerebbe l’interpretazione – in questa intermittenza

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