Le Ali Della Sfinge by Andrea Camilleri

Le Ali Della Sfinge by Andrea Camilleri

autore:Andrea Camilleri
La lingua: it
Format: mobi
Tags: Montalbano, Giallo
ISBN: 9788838921612
editore: Sellerio
pubblicato: 2006-12-14T23:00:00+00:00


Undici.

Doviva trattarisi di cosa seria assà e quindi la meglio era di non mittirisi subito a fari lo spiritoso con Bonetti-Alderighi e manco di lassarisi pigliare dalla gana d'attaccare turilla e di farla finiri a schifìo.

Il questore annò a sistimarisi darré alla scrivania nella so putruna, ma non fici 'nzinga a Montalbano d'assittarisi. Il che era 'na conferma della gravità della facenna.

Bonetti-Alderighi sinni stetti cinco minuti boni a taliare al commissario come se non l'aviva mai viduto prima e la conclusione dell'esame fu un "mah!" sconsolato. Montalbano esaurì la mità delle so energie a starisinni fermo, muto e a non scatasciare.

"Me lo spiega come fa a farsi venire certe idee ?" attaccò finalmente il questore.

A quali idee s'arriferiva? Per quatela, probabilmente gli conveniva mittiri le mano avanti.

" Guardi, signor questore che se mi vuole parlare del cosiddetto sequestro Picarella, io m'assumo la...".

"Me ne fotto del sequestro Picarella. Di quello non mancherà occasione di riparlarne, stia tranquillo".

E allura pirchì ? Tutto 'nzemmula gli tornò a mente quella minchiata della pratica Piccolo, quanno aviva risponnuto in poesia. Vuoi vidiri che il questore era stato illuminato dallo Spirito Santo e aviva capito che era 'na pigliata per il culo in versi ? "Ah, ho capito. Lei si riferisce a quella cosa che ho scritto che Vigàta non è Licata e Licata non è Vigàta... ".

Il questore sbarracò l'occhi.

"Ma è pazzo ? Cos'è 'sta storia ? Lo so benissimo che Vigàta non è Licata e Licata non è Vigàta! Mi piglia per un idiota ? Senta, Montalbano, non cominci a fare al solito suo il finto scemo che stavolta, le assicuro, non è proprio il caso! ".

Il commissario s'arrinnì.

"Allora dica lei".

"Certo che dico io! Eccome, se dico! Mi faccia capire, la prego. Mi spiega che gusto particolare, che sovrano piacere ci prova a mettersi e a mettermi nei guai?".

"Nessun gusto e nessun piacere, mi creda. Le assicuro che, se questo capita, non lo faccio intenzionalmente".

"Mi sta dicendo che non lo fa a bella posta?".

"Esattamente".

"Ma allora è peggio!".

"Perché?".

"Perché vuol dire che lei agisce senza discernimento, senza valutare le conseguenze di quello che fa!".

Calma, Montalbano, calma. Conta fino a tri e doppo parla. Anzi, conta fino a deci.

"E diventato muto?".

"Ma che ho fatto?".

"Che ha fatto?".

"Sì, che ho fatto?".

"Me lo spiega perché è andato a rompere i coglioni a quelli della "Buona volontà"? Perché? Vuole degnarsi di dirmelo?".

Ecco dunque qual era il mistero.

Però com'era stato pronto il cavaliere Guglielmo Piro a curriri a lamentiarisi con chi di ragione! Ma se il cavaliere era stato accussì pronto a curriri a mettersi al coperto, vuoi vidiri che allura lui sintenno feto d'abbrusciato aviva sintuto giusto ? "Ma lo sa quelli a chi hanno dietro?" continuò il questore.

"No, ma lo posso immaginare facilmente. Le ha telefonato monsignor Pisicchio?".

"Non solo il monsignore. Anche il prefetto, la cui signora contribuisce largamente alle iniziative di questa associazione benefica. E anche il vice presidente della regione. E non poteva mancare l'assessore provinciale all'assistenza sociale. Né quello comunale. Lei ha messo il dito in un vero vespaio, ha capito?".



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