Le sette morti di Evelyn Hardcastle by Stuart Turton

autore:Stuart Turton [Stuart Turton]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9788854518797
editore: NERI POZZA EDITORE
pubblicato: 2019-03-27T23:00:00+00:00

35.

Deciso il da farsi, Sutcliffe, Pettigrew e Herrington escono dal soggiorno avvolti in una lunga spirale di fumo di sigaro, mentre Peter Hardcastle si avvicina al grammofono appoggiato sul buffet. Spolvera un disco con un fazzoletto di cotone, poi abbassa la puntina e aziona un interruttore: la musica di Brahms si diffonde dalla tromba di bronzo.

Con un cenno, segnalo agli altri di proseguire senza di me e chiudo la porta che dà sul corridoio. Peter si è seduto accanto al fuoco, una finestra aperta sui suoi pensieri. Non si è ancora accorto che sono rimasto qui, e sembra che ci sia un profondo baratro a dividerci, anche se in realtà siamo solo a un passo o due l’uno dall’altro.

La reticenza di Dance in questa situazione è paralizzante. Da uomo che non ama essere interrotto, è altrettanto restio a disturbare il prossimo, e la natura personale delle domande che devo porre non fa che complicare il problema. Sono impantanato nelle buone maniere della mia incarnazione. Due giorni fa questo non mi avrebbe ostacolato, ma ogni individuo che mi ospita è più forte del precedente, e lottare contro Dance è come cercare di camminare controvento nel bel mezzo di una bufera.

Il decoro mi consente un educato colpetto di tosse, e Hardcastle si gira e mi vede vicino alla porta.

«Ah, Dance, vecchio mio» dice. «Hai dimenticato qualcosa?»

«Speravo che potessimo parlare in privato».

«Problemi con il contratto?» mi domanda con circospezione. «Devo ammetterlo, mi preoccupava che il debole di Sutcliffe per gli alcolici rischiasse di…»

«Non si tratta di Sutcliffe, ma di Evelyn» lo interrompo.

«Evelyn» ripete lui, la circospezione sostituita dall’estenuazione. «Sì, certo. Vieni, siediti davanti al fuoco, questo dannato posto è già abbastanza pieno di spifferi senza bisogno di stare nei punti più freddi».

Lasciandomi il tempo di sistemarmi, si solleva l’orlo di un pantalone e agita un piede di fronte alle fiamme. Quali che siano i suoi difetti, ha modi irreprensibili.

«Allora» comincia dopo un attimo, ritenendo di avere adeguatamente rispettato i rigori dell’etichetta. «Cosa volevi dirmi di Evelyn? Immagino che non intenda procedere con il matrimonio».

Non trovo una maniera facile per inquadrare la questione, e decido di vuotare il sacco senza tante cerimonie.

«Temo che la situazione sia più grave» spiego. «Qualcuno si è messo in testa di assassinare tua figlia».

«Assassinare?»

Si acciglia, con l’accenno di un sorriso sulle labbra, aspettando il seguito dello scherzo. Scoraggiato dalla mia franchezza, si china in avanti, il volto corrugato dalla confusione.

«Parli sul serio?» mi domanda, intrecciando le mani.

«Sì».

«Sai di chi si tratta, o perché questo tizio la vuole uccidere?»

«Conosco solo il sistema che ha scelto. La costringe a togliersi la vita, altrimenti una persona a lei cara morirà al suo posto. Queste indicazioni le sono state comunicate con una lettera».

«Una lettera?» ripete Hardcastle in tono di scherno. «Mi sembra tutto assai poco attendibile. Con ogni probabilità è solo un gioco. Sai come sono le ragazze».

«Non è un gioco, Peter» ribatto con accento severo, spazzandogli via il dubbio dalla faccia.

«Posso chiederti come hai scoperto la faccenda?»

«Nello stesso modo in cui ottengo tutte le mie informazioni.

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