L'emozione in ogni passo by Fioly Bocca

autore:Fioly Bocca [Bocca, Fioly]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2016-04-05T22:00:00+00:00

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Un uomo vivo col tuo cuore

In cammino

«È la sesta volta che faccio il percorso che porta a Santiago. Sono solo, senza moglie né figli e me lo posso permettere» dice Abel continuando a battere il bastone sul sentiero.

Bruno aveva scelto di cominciare il Cammino nel punto in cui pensava di avere più possibilità di incontrare Alma, in base a un calcolo spannometrico di tempi e percorrenze, ma ancora non l’ha raggiunta. Adesso si trova al fianco dell’anziano tedesco che gli sta raccontando la propria esperienza di pellegrino. Lui e Abel hanno un’andatura affine e spesso una tappa per mangiare o una sosta li ha fatti ricongiungere. Perché il Cammino decide più cose di quante non immagini un viandante alle prime armi: che piaccia o no, è un’evidenza con cui il viaggio ti costringe a fare i conti. Ed è proprio quanto Abel sta spiegando a Bruno, mentre affrontano insieme un tratto di fitta boscaglia, intervallata da scorci e panorami mozzafiato.

«Uno potrebbe pensare che ho visto sempre le stesse cose, ma non è così» spiega con voce un po’ roca e la erre che si inceppa. «Ogni volta è come se lo spirito del Cammino scegliesse per me un punto di osservazione diverso. Perché lui fa questo: ti consegna un messaggio. A suo modo, s’intende. Tu devi soltanto interpretarlo. Come? Metti un passo avanti all’altro, fino a essere, tu stesso, la strada. Quando non distingui più tra te e il sasso sotto le scarpe o il filo d’erba che usi per fischio tra le labbra, sei pronto a capire. Prima di partire è come lanciare in aria tre monete e, una volta tornato, guardare la risposta. Lo sai, vero, cosa è l’I Ching? Per i cinesi vuol dire Libro dei Mutamenti.»

«Ne ho sentito parlare, ma non ne so molto» risponde Bruno, riflettendo che nel suo caso il Cammino non dovrebbe darsi troppo disturbo a scovare risposte: basterebbe gli confezionasse un incontro.

Si fermano in una radura di roveri e felci: l’aria è quella calda di un pomeriggio di luglio e si siedono su un piccolo ponte di pietra per immergere le gambe in un corso di acqua gelida, a cercare ristoro per i piedi troppo a lungo stretti negli scarponi. È una piccola cosa, il benessere: piedi nudi in una pozza in mezzo al bosco. È una cosa che basterebbe farsi insegnare dai bambini.

«Ogni luogo e ogni incontro hanno molto da dirci» continua Abel, le gambe robuste a penzoloni solcate di vene viola. «Anche questo posto, chissà quante energie ha conservato, per accoglierci proprio adesso, in questo modo, con questa luce. Sono cose a cui noi non pensiamo mai. Non ci insegnano a capirle, nessuna scuola le dice. Io le ho imparate nei lunghi viaggi che faccio da solo, accarezzando la terra, questa strada che vista dall’alto è solo un’altra ruga sulla pelle del mondo. E magari i pensieri che adesso per caso condivido con te, sono un messaggio che ti spetta e che ti sto recapitando. Forse ho attraversato tutta la mia vita fin qui per dirti questo, in questo momento.

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