Link Charlotte - 1998 - L'uomo che amava troppo by Link Charlotte

Link Charlotte - 1998 - L'uomo che amava troppo by Link Charlotte

autore:Link Charlotte [Link Charlotte]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788879726566
editore: Corbaccio
pubblicato: 2004-01-01T23:00:00+00:00


* * *

Capitolo 6.

La domenica pomeriggio Leona partì per rientrare a Francoforte. C'era molto traffico; in parecchi avevano approfittato della calda domenica primaverile per uscire dalla città e andare nei boschi, e Leona si trovò nel pieno delle code del rientro. Nonostante questo si sentiva rilassata. Il weekend a casa dei suoi le aveva disteso i nervi. Il pensiero di Robert restava, ma non le faceva più paura come prima: uno che ti sfinisce, che è troppo sopra le righe, ma non un violento.

Canticchiava fra sé e sé e finalmente, verso le sette di sera, svoltò nella sua strada.

Davanti all'ingresso c'era Wolfgang, con un'aria abbastanza seccata, e Leona notò con piacere che negli ultimi tempi capitava spesso che ci fosse un uomo davanti alla sua porta. Avevano sempre l'aria di pesci fuor d'acqua ed erano chiaramente seccati perché la padrona di casa si faceva attendere tanto.

Questa volta Wolfgang pareva proprio furioso.

"Non fidarsi va benissimo", le disse invece di salutarla, "anche nei confronti del proprio marito. Avresti però almeno potuto informarmi che avevi fatto sostituire le chiavi, visto che hai ritenuto di dover compiere questo passo!"

Leona depose sul viottolo i vari cesti di viveri che Elisabeth le aveva amorevolmente preparato, e cercò la chiave nella sua borsetta.

"Venivi a trovarmi?" chiese.

"No, sta tranquilla", rispose seccato, "non avevo alcuna intenzione di molestarti con la mia presenza. È che ho assolutamente bisogno di certi documenti per il fisco, e sono ancora sulla mia scrivania. Ho suonato e aspettato, ho fatto varie volte il giro della casa, immaginando che potessi essere in giardino. Alla fine ho pensato che in fondo non avresti avuto nulla in contrario se entravo a prendermi le mie carte da solo, vista l'urgenza della cosa. Ma a quanto pare hai voluto impedire proprio questo tipo di comportamento a tuo modo di vedere inaudito!" In quel momento era l'acredine in persona. "Santo cielo, Leona, cosa significa? Pensavi che in tua assenza avrei portato via l'argento o i tuoi gioielli?"

"Ma non è per causa tua che ho fatto sostituire le serrature", gli spiegò lei. Stava affannosamente rovistando nella borsa. "Dove diavolo è quella maledetta chiave? Hai detto che hai provato a suonare? Strano che Paul non ti abbia aperto."

"Paul? E chi è, il tuo nuovo ospite maschile?"

"Il nostro Paul. Il marito di Olivia. Mio cognato. È da me per un periodo, perché ha bisogno di stare lontano da sua moglie."

"Capisco", replicò Wolfgang, ed era evidente che anche questo nuovo tipo di legame non gli andava assolutamente a genio.

"Fuori c'è la sua macchina", proseguì Leona, "per cui pensavo che fosse in casa."

"Io non ho notato nessuna macchina. Leona, potresti spiegarmi una volta per tutte cosa significa questa storia delle serrature?"

"Adesso. Comincia a entrare." Leona aveva finalmente trovato la chiave e aperto la porta. Wolfgang prese le ceste che erano sul passaggio e la seguì dentro.

Furono subito colpiti dall'odore intenso di vernice.

"Strano", commentò Leona.

"Hai pitturato qualcosa di recente?" domandò Wolfgang.

"No. Avevo intenzione di ridipingere i mobili della cucina... la settimana prossima, però..." Si interruppe entrando in salotto.



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