Lo scambio by John Grisham

Lo scambio by John Grisham

autore:John Grisham [Grisham, John]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-10-18T12:00:00+00:00


22

Nella hall del Carlyle Mitch aspettava Abby, che arrivò di corsa a mezzogiorno meno dieci. Lui le fece un cenno e, senza una parola, sparirono insieme nel Bemelmans Bar, uno dei più famosi della città che, tuttavia, a quell’ora era semideserto. Si sedettero su due sgabelli al banco, faccia a faccia, e ordinarono bibite light. Abby aveva gli occhi lucidi e l’aria spaventata. Mitch faceva del suo meglio per rimanere calmo. Non erano mai stati due tipi impressionabili, ma d’altro canto non era mai capitato che qualcuno minacciasse i loro figli.

Lui fece un cenno e lei posò la borsa per terra, sotto lo sgabello. «Può darsi che il tuo nuovo telefono, anche da spento, segnali la tua posizione e ascolti e registri tutto» bisbigliò Mitch.

«Vorrei sbarazzarmene. Hai chiamato la scuola?»

«No, non ancora.» Mitch annuì, si alzò e le indicò di seguirlo. Ricominciarono a parlare pochi metri più in là, tenendo d’occhio la borsa. «Quelli della sicurezza ci aspettano di sopra tra qualche minuto» disse lui, con un filo di voce. «Forse capiremo che cosa fare.»

Abby rispose a denti stretti. «Io dico di prendere i ragazzi e andarcene fuori città: nascondiamoci per qualche giorno.»

«Sono d’accordo, ma il problema è che tu non puoi. Con il telefono in tasca potresti essere sempre sorvegliata. Sei il collegamento, Abby, hanno scelto te.»

«Quale onore.» Stava per scoppiare in lacrime. «Ti rendi conto, Mitch? Stamattina ci hanno seguiti fino a scuola. Sanno dove abitiamo e dove lavoriamo. Com’è potuto succedere?»

«Ormai è successo, però ti prometto che ne usciremo.»

«Non fare promesse, Mitch. Neanche tu ci stai capendo nulla. Io voglio aiutare Giovanna, certo, ma adesso la mia prima preoccupazione sono i bambini. Andiamo a prenderli e scappiamo.»

«Più tardi. Prima saliamo a parlare con gli altri.»

Le due sale riunioni dell’albergo erano occupate e Cory dovette prendere una suite al terzo piano, dove li aspettava insieme a Jack e Darian. I convenevoli furono rapidi. Abby aveva già incrociato Jack Ruch alle annuali cene natalizie dei soci, feste eleganti che praticamente tutti odiavano. Cory l’aveva conosciuto qualche anno prima durante una verifica di sicurezza effettuata dallo studio.

Per ovvi motivi si sentiva vulnerabile, e adesso le toccava partecipare a una riunione con un perfetto sconosciuto e parlare con lui della sua vita privata. Impaziente come sempre di controllare la discussione, Darian partì in quarta: «È importante ripercorrere passo a passo il suo confronto con Noura».

Abby lo fulminò con uno sguardo. «Per prima cosa cerchi di cambiare tono» disse.

Calò il gelo. Mitch si sentì in dovere di sciogliere la tensione: «Senti, Darian, è stata una mattina orrenda e siamo un po’ sconvolti. Che cosa vuoi sapere, di preciso?».

«E chi ha detto che è stato un “confronto”?» domandò Abby.

Darian reagì subito con un sorriso falso. «Ha ragione, Mrs McDeere» disse. «Ho usato la parola sbagliata.»

«Okay.»

«Le spiace se controlliamo il telefono?» chiese lui con gentilezza.

«Certo che no.» Era sepolto in fondo alla sua grossa borsa e ci volle un momento per ritrovarlo. Lo posò al centro di un tavolino rotondo. Darian si portò un dito sulle labbra per chiedere che facessero silenzio.



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