L'ovale rimbalza male: Dal rugby alla vita nelle storie di tre campioni (Italian Edition) by Martin Castrogiovanni & Gonzalo Canale & Sergio Parisse

L'ovale rimbalza male: Dal rugby alla vita nelle storie di tre campioni (Italian Edition) by Martin Castrogiovanni & Gonzalo Canale & Sergio Parisse

autore:Martin Castrogiovanni & Gonzalo Canale & Sergio Parisse
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
editore: Giunti
pubblicato: 2014-04-15T22:00:00+00:00


Sergio

Una delle cose più importanti che mi ha insegnato il rugby è il rispetto. E il rispetto si ottiene soltanto comportandosi in modo leale. Non si può bluffare: o sei leale o non lo sei, dentro e fuori dal campo. Valori di questo tipo sono fondamentali per qualsiasi uomo, non soltanto per uno sportivo: ecco perché credo che il rugby sia una grandissima scuola di vita, ed ecco perché penso che tutti i bambini dovrebbero provare almeno un allenamento.

Ricordo ancora molto bene la prima volta che strinsi un ovale tra le mani – avevo cinque anni, non di più –, quella scarica di adrenalina che provai quando misi piede in campo, fissando l’erba spelacchiata del terreno di gioco che diventava più rada via via che ci si avvicinava alla linea di meta…

Lo capii all’istante: non avrei mai più smesso di giocare. Come un colpo di fulmine per una bella ragazza, quello tra me e il rugby fu amore a prima vista!

Nonostante la mia giovanissima età, avevo già provato diversi sport prima di allora: dal calcio al tennis, passando addirittura per il taekwondo… Ogni volta però era la stessa storia: dopo le prime settimane in cui andava tutto bene, iniziavo ad annoiarmi e, piano piano, la voglia di allenarmi mi passava del tutto. Di quei giorni ricordo mia mamma con il borsone in mano, pronta per accompagnarmi in palestra. Io la guardavo e le dicevo semplicemente: «Basta, non mi va più».

Un giorno chiesi a mio padre quale sport avesse praticato. Quando scoprii che era stato un giocatore di rugby, mi comportai come forse tutti i bambini del mondo e dissi: «Papà, voglio farlo anch’io». E cos’altro può volere un ragazzino di sei anni se non avere la possibilità di imitare suo padre, l’uomo che per lui è un eroe? Papà mi rispose in modo deciso e inaspettato. «Sergio,» mi disse «il rugby è uno sport molto duro. Ci vuole tanto sacrificio.» Io fui irremovibile, volevo provarci a tutti i costi. Mio padre, vedendomi così convinto, alla fine acconsentì: «Va bene. Però voglio che sia una scelta soltanto tua, non voglio influenzarti per niente al mondo». E per sottolineare ancora di più il concetto, si rifiutò di accompagnarmi agli allenamenti. «Fatti portare da tua madre» mi disse, prima di andarsene e lasciarmi solo nella stanza.

Dopo pochi mesi però si rese conto che avevo scelto il rugby per qualcosa che andava al di là dello spirito di emulazione – e di molto –, tornò sui suoi passi e iniziò a venire con me alle partite, a darmi consigli su come giocare, a raccontarmi qualcosa del suo passato in Italia. Iniziò a svelarmi i valori di questo sport stupendo, dello sport che rende piena la mia vita da venticinque anni.

In uno di quei primi allenamenti, fui accompagnato al campo sia da lui, sia da mia madre. Mamma era sempre un po’ preoccupata… e come avrebbe potuto non esserlo? Nel rugby la possibilità di farsi ben più di qualche graffio è dietro l’angolo, e mia



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.