Maradona by Jimmy Burns

Maradona by Jimmy Burns

autore:Jimmy Burns
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2019-12-13T12:00:00+00:00


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Polvere di stelle

Nel dicembre 1985 Maradona conobbe una persona che per un breve periodo lo aiutò a ritrovare se stesso: una ventiduenne napoletana di nome Cristiana Sinagra. Apparteneva alla corte che si era formata intorno alla sorella di Maradona, Maria, al marito Gabriel Esposito e ai due fratelli minori di Maradona, Hugo e Lalo. La migliore amica di Cristiana usciva con Hugo, mentre la sorella minore aveva messo gli occhi addosso a Lalo. A Maria venne l’idea di ampliare quel ménage quasi incestuoso presentando Diego a Cristiana.

Una sera, mentre Claudia era in Argentina, ne ebbe l’opportunità. Maria organizzò una cena per gli amici nel suo appartamento al piano terra, subito sotto quello di Diego e invitò anche lui, che vide per la prima volta Cristiana. La cornice e le circostanze resero quella relazione praticamente inevitabile. In Cristiana, Maradona trovò una persona che era chiaramente stata accettata dalla sua tribù e che tuttavia sembrava diversa dalla schiera di donne facili che aveva avuto per quasi tutta la sua carriera. Piccola, con un fisico modesto e le borse sotto gli occhi, Cristiana non era certo Heather Parisi. Ma non era neanche Claudia. Non aveva motivo di essere ostile nei confronti di Maradona. Aveva valori tradizionali, non era una femminista, il che la rese inizialmente cauta, ma alla fine vulnerabile alla seduzione di Maradona. Il suo racconto del loro rapporto lascia intendere che per un po’ nella vita di Diego Maradona il vero amore ebbe la meglio sulla lussuria.

Sembra che la coppia avesse inizialmente stretto un’amicizia sincera. «Ci siamo conosciuti poco a poco. Ho scoperto che c’era una parte di lui che era molto diversa dalla sua immagine pubblica. Il Diego che conoscevo io non era quello che si vedeva sui giornali. Mi sembrava capace di essere davvero fedele, e che gli stessero a cuore le cose davvero importanti nella vita. Non era arrogante, non era decadente. Non beveva mai troppo, non si drogava. Era una persona molto amorevole, gentile, sensibile, dolce, che con me sentiva di potersi lasciar andare ed essere se stesso» mi disse Cristiana. Ci eravamo dati appuntamento per vederci in un caffè nei sobborghi di Napoli nel dicembre del 1995. Aveva scelto un posto da cui sapeva di poter osservare chiunque entrasse, ed era accompagnata da due amici. Dieci anni dopo quel fatidico primo incontro con Maradona, i ricordi erano ancora vividi come allora, e lo stesso valeva per la paura di una vendetta nei suoi confronti. Solo in seguito, una volta che mi ero conquistato la sua fiducia, si offrì di portarmi a vedere quella che per lei era la prova inconfutabile che dimostrava la sua versione degli eventi.

Tre giorni dopo, un pomeriggio umido sulle colline di Napoli, dove l’odore dello zolfo vulcanico appesantisce l’aria, mi fece conoscere Diego Jr., il figlio di Diego Maradona. Ci sedemmo a guardarlo tirar calci a un pallone insieme a una decina di altri bimbi di nove anni che giocavano nei pulcini. Eravamo ben lontani dai piazzali polverosi di Villa Fiorito, in un grande campo di allenamento all’interno di un complesso sportivo privato.



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