MARIA DE’ MEDICI by STEFANO TABACCHI

MARIA DE’ MEDICI by STEFANO TABACCHI

autore:STEFANO TABACCHI
La lingua: ita
Format: epub
editore: SALERNO EDITRICE


18.EXIT MARIA

Eliminato Concini, i principi ribelli si affrettarono a compiere atti di sottomissione. Mayenne e Nevers ordinarono alle loro truppe una salva di artiglieria in segno di gioia e, nel giro di poche ore, i comandanti delle truppe regie e quelli delle truppe ribelli cominciarono a scambiarsi visite di cortesia. Bassompierre ricevette la notizia mentre si trovava in mezzo a truppe fiamminghe arruolate da Concini, rimaste senza punti di riferimento e timorose di subire le violenze dei francesi, e, con uno stratagemma, si dileguò e raggiunse Parigi.205 Maria restava a questo punto l’ultimo, ingombrante ostacolo, a un completo cambio di regime. Luynes e gli altri promotori del complotto paventavano una ripresa del suo ascendente su Luigi XIII, coscienti che, data la sua posizione di regina madre, sarebbe stato difficile ridurla a una condizione di isolamento politico. D’altro canto, un allontanamento di Maria dalla corte non poteva che essere una soluzione transitoria, se non fosse avvenuto con il suo accordo. Nei giorni successivi al colpo di stato Maria rimase reclusa nei suoi appartamenti, subendo ulteriori vessazioni. Per impedirle ogni forma di comunicazione, fu abbattuto il ponte che conduceva dai suoi appartamenti al giardino. Maria, da una finestra, domandò spiegazioni e, appreso che si trattava di un ordine del re, osservò che si sbagliavano coloro che ritenevano che sarebbe fuggita.206 Ma questa politica di punzecchiature non poteva durare a lungo e ben presto furono avviati contatti tra l’entourage di Luigi XIII e la Medici, a seguito dei quali fu concordata la partenza di Maria.

Il 3 maggio si svolse una breve e formale cerimonia di addio, il cui protocollo era stato minuziosamente concordato: si era stabilito anche il contenuto dei discorsi di addio che Luigi XIII e Maria dovevano scambiarsi.207 Davanti a Gaston, che aveva solo nove anni, ai ministri Villeroy, Sillery, Jeannin, Du Vair e de Gesvres, Maria rese omaggio con una riverenza a Luigi XIII, dichiarando il suo dispiacere per non avere corrisposto, pur con tutto il suo impegno, alle aspettative del sovrano. Poi, rompendo gli accordi, cercò di intercedere per la sorte di Barbin, prima con Luigi XIII e poi con Luynes, ottenendo solo da quest’ultimo una risposta, peraltro molto generica. Dopo poco, il sovrano si spazientí e richiamò bruscamente il suo favorito, allontandandosi. Stando a Bassompierre, Maria, a questo punto, si appoggiò a un muro, in lacrime e, tornata brevemente nella sua stanza, si apprestò alla partenza.208 Mentre la carrozza si allontanava, tra una folla piú curiosa che partecipe, Luigi XIII osservò la scena dal balcone dell’appartamento di Anna d’Austria, poi corse nella galleria per guardare il corteo che traversava il Pont Neuf.209 Sarebbe certo imprudente cercare di attribuire un significato preciso a questa scena tesa e drammatica, ma è indubbio che, con la partenza di Maria, l’ancora adolescente sovrano si trovò privo di una personalità che, con tutti i suoi limiti, aveva rappresentato un sicuro punto di riferimento. Il problema politico e personale di consentire a Luigi XIII una piena assunzione del potere era stato risolto con un



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