Marjorie Morningstar by Herman Wouk

autore:Herman Wouk [Wouk, Herman]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2013-12-28T23:00:00+00:00

26

Sam Rothmore

La svegliò lo squillo del telefono. Guardò l’orologio con occhi assonnati: le nove e mezzo.

«Pronto?» disse con voce roca.

«Sei vestita? Andiamo a fare un giro in aeroplano.»

«Sei impazzito? Sto dormendo. Come mai ti sei alzato così presto? Aeroplano? Non ho mai volato…»

«Volerai oggi. Devo eseguire un incarico per Sam ad Albany e prenderò un aerotaxi. Verrai con me, si parte alle undici, perciò preparati.»

«Alle undici? È impossibile! Tu non sei stanco? Io…»

«Non sono neppure andato a letto. Quando tu sei andata via ho composto una canzone, la più bella che abbia mai scritto. Vedrai quanto mi sento in forma.»

Marjorie si vestì in tutta fretta, quindi uscì senza lasciar detto alla madre dove andasse. Non c’era tempo per discutere, e non avrebbe comunque fatto caso alle proteste di Rose. La nota allegra nella voce di Noel l’aveva riempita di agitazione nonostante la stanchezza che le appesantiva le membra. Trovatisi al palazzo della Paramount, raggiunsero l’aeroporto con la Cadillac di Rothmore. Noel indossava un nuovo cappotto grigio che portava con il bavero rialzato e stringeva in mano una spessa busta marrone sigillata. «Che succede?» gli chiese.

«Alta diplomazia. Oggi un senatore pronuncerà un discorso sulle tasse che colpiscono l’industria cinematografica. Questi documenti gli occorrono per l’una. Sam non mi ha dato i particolari, si è limitato a chiedermi se avevo paura di volare, quindi mi ha consegnato questa busta. Non poteva fare affidamento su una persona qualunque, trattandosi di una questione segreta e delicata. Mi sembra di essere la Primula Rossa.» Marjorie fu ancora una volta colpita dalla capacità di Noel di trasformarsi a seconda del giorno e dell’ora. In un momento era tornato l’alta, bionda divinità di South Wind, lo sguardo scintillante di forza e di energia. «Non ho chiuso occhio, sai? Sentirai, quando ti suonerò Vecchia luna! Sento che sarà un successo. Diventeremo ricchi. Mi è venuta l’ispirazione passeggiando sotto la pioggia, ieri sera, dopo che tu eri andata via.»

«Non vedo l’ora di ascoltarla.»

Appena l’aereo si fu staccato da terra, quasi sfiorando i fili del telefono, Marjorie si sentì prendere dal panico e da una gioia turbolenta. Era un monomotore a quattro posti, pilotato da un uomo burbero, che indossava una sdrucita giacca a vento di pelle. Il vento sibilava entrando dai finestrini malandati, le ali vibravano e tutto traballava come su una Ford decrepita. A Marjorie tutto ciò era indifferente. Tremava di terrore ma la paura era cancellata dall’euforia, e in fondo pensava che se fosse giunta la sua ora, cosa che non credeva, non sarebbe stato poi tanto male. L’aereo fendeva l’aria dirigendosi verso la vallata dell’Hudson e i due passeggeri si stringevano le mani guardando nel vuoto, osservando la città, i campi, le colline e il fiume brillante di sole come nell’illustrazione di un libro per bambini. All’aeroporto di Albany li attendeva un’automobile con un incaricato del senatore. Dieci minuti dopo l’atterraggio volavano di nuovo verso sud nell’accecante luce del sole. Marjorie era inebriata dalla velocità, dalla paura e dalla novità. Con Noel l’imprevisto era la regola. Era come una girandola di novità sempre eccitanti.

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