Mi facevi sentire Dostoevskij by Valentina Fortichiari

Mi facevi sentire Dostoevskij by Valentina Fortichiari

autore:Valentina Fortichiari [Fortichiari, Valentina]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Tea
pubblicato: 2019-05-09T22:00:00+00:00


Come si sceglie la location?

È una decisione importante e da essa può dipendere gran parte del successo di un evento. Per ogni autore e genere di libro, esiste il luogo adatto. Nel tempo, l’ufficio stampa sperimenta una serie di sedi con le quali si avvia e si mantiene un rapporto di collaborazione, fiducia, metodo di lavoro, che difficilmente produrrà sgradevoli sorprese. Ma bisogna stare al passo coi tempi, con le mode, con il sorgere di nuove originali location, che talvolta è l’autore stesso a suggerire, specie se è giovane. La cautela in questi casi consiglia di prendere le dovute informazioni: si faccia un sopralluogo, controllando vicinanza al centro, comodità dei mezzi di trasporto, idoneità e gradevolezza della sala, numero dei posti a sedere, e soprattutto l’indirizzario che sarà messo a disposizione. Se l’ambiente piace, convince, sembra inusuale, fuori dal solito giro, ma non ha una sua mailing list, meglio tenersi alla larga: il rischio che non si abbia pubblico può essere fatale, e il vuoto un incidente da evitare.

Dopo aver stabilito ogni dettaglio di contorno (luci, microfoni, tavolo relatori, sedie, cartoncini con il nome dei partecipanti, guardaroba, ecc.), assicuriamoci che sia garantito l’unico elemento davvero cruciale: la possibilità di allestire – e collocare in una posizione comoda e ben visibile – un banchetto per la vendita dei libri, mettiamo poi in contatto le parti in causa (organizzatori e libraio o agente del commerciale), senza mai dimenticare di controllare, il giorno prima, un’ora prima, che tutto proceda regolarmente e puntualmente (il banchetto deve essere allestito prima dell’ingresso del pubblico, dell’autore, dello staff editoriale). Con garbo è meglio suggerire al direttore commerciale o al venditore, chiunque sia, un congruo quantitativo di copie. L’ufficio stampa ha il polso della situazione e, in linea di massima, attraverso le chiamate di conferma o di pressing dovrebbe saper prevedere l’afflusso del pubblico (che pena, per non dire irritazione, quando le copie si esauriscono troppo presto e alcuni lettori rimangono delusi, sono vendite perdute!), ma non dimentichiamo di segnalare anche qualche titolo pregresso da collocare accanto alla novità, giusto per ricordare, rinverdire i titoli pubblicati in precedenza, magari di successo, invogliando qualcuno ad acquistare più copie d’autore da farsi poi firmare.

Le prime file vanno riservate sempre con cartoncini predisposti dalla sede stessa o da noi. Di volta in volta bisogna giudicare quanti posti effettivi servono (per lo staff, per l’autore, per le autorità coinvolte), incaricare un assistente di vigilare perché nessuno li occupi indebitamente togliendo il cartoncino (attenzione, grazia nel chiedere, non bisogna cacciare in malo modo gli estranei), e – una volta collocati gli ospiti previsti (alcuni possono o devono avere biglietti nominali, se molto importanti), e talvolta anche imprevisti (bisogna destreggiarsi) –, far sparire rapidamente i cartoncini, per non lasciare posti vuoti ineleganti (ma ci pensa il pubblico, che in genere nota e accorre velocemente sui posti lasciati liberi).



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