Molte aquile ho visto in volo by Filippo Nassetti

autore:Filippo Nassetti [Nassetti, Filippo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Baldini+Castoldi
pubblicato: 2020-07-03T22:00:00+00:00

2005

«Si vede che sei già un ometto. Bravo.» Carlo Azeglio Ciampi, sussurra con dolcezza queste parole all’orecchio di Pier Francesco nella Cappella Paolina del Quirinale. Davanti a quelle che si chiamano “magistrature dello Stato”, ossia le alte cariche istituzionali, riunite per i tradizionali auguri natalizi, il presidente della Repubblica tributa un omaggio alla memoria di Pier Paolo e Alberto consegnando a noi familiari due medaglie d’oro al merito civile. La motivazione, per ognuno di loro, recita: «Pilota sempre impegnato, con generosa dedizione e notevole entusiasmo, nella ricerca, valutazione ed introduzione di nuove tecnologie riguardanti la sicurezza del volo, perdeva la giovane vita nel corso del collaudo, in qualità di osservatore, di un Airbus a330. Mirabile esempio di eccezionale coraggio, spirito altruistico ed encomiabile senso civico».

«Mi sentivo piccolo, più piccolo dei miei undici anni, in mezzo a tutti quei personaggi visti sempre in televisione.» Sul palco, accanto a Ciampi, ci sono il premier Silvio Berlusconi e i presidenti delle Camere, Marcello Pera e Pierferdinando Casini, mentre nelle prime file siedono l’ex inquilino del Quirinale, Francesco Cossiga, e il presidente della Corte costituzionale, Annibale Marini. Per Bankitalia c’è il reggente Vincenzo Desario, in mattinata si è infatti dimesso il governatore Antonio Fazio. Nel prendere la parola, il capo dello Stato rende omaggio anche a Nicola Calipari, l’agente segreto scomparso pochi mesi prima in Iraq.

«Avvertivo la solennità dell’occasione e, nonostante l’età, compresi che da me era atteso un comportamento di contegno. Come fossi un adulto.»

Pier Francesco accompagna sul palco il commosso nonno Pier Luigi, che alla memoria del figlio ha dedicato anche una Fondazione per studi sulla sicurezza del volo e per elargire borse di studio per giovani piloti. «Un po’ ero emozionato, lo confesso, ma nonno lo era molto più di me. Glielo leggevo negli occhi acquosi, in quel suo sguardo misto tra il trattenere le emozioni e mostrare la serietà che lo ha sempre contraddistinto. La medaglia fu forse la prima volta che realizzai chi era Pier Paolo, mio padre.»

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