Nel corpo del mondo by Eve Ensler

autore:Eve Ensler [Ensler, Eve]
La lingua: ita
Format: epub
editore: il Saggiatore
pubblicato: 2015-06-29T22:00:00+00:00

La banda della chemio

Arrivo nella sala delle infusioni con la mia banda: Toast, Lu, Paula, Diana, Pat e Purva. È la banda della chemio. Siamo troppi, non ci sono abbastanza sedie e stiamo causando disagio. Toast organizza il gruppo in turni. Questo sarà lo schema per tutta la durata del trattamento. È grasso che cola. La cara Diana, sempre la prima ad arrivare, indossa gonne così vivaci e colorate che la sala diventa una specie di circo vorticoso. Mi massaggia i piedi quando sale il Benadryl e le mie gambe si fanno inquiete. Pat corre senza sosta da una cosa all’altra o da un gruppo di persone all’altro e arriva quasi sempre con un regalo. Mi tiene connessa al mondo. Paula non riesce mai a rilassarsi, ogni giorno sembra che nella sua vita ci sia qualcuno che muore di cancro. Purva porta il più squisito hummus israeliano del suo quartiere. È così strano vedere persone che mangiano hamburger e patatine mentre li pompano di veleno. Toast dirige la mia vita dall’iPhone, distraendomi con domande triviali. Lu trova le infermiere quando qualcosa ci preoccupa, porta me e la flebo al bagno e mi copre con le coperte.

C’è ancora tempo per ritirarsi. In teoria il cancro è andato, quindi non ho bisogno di questo veleno. È accanimento. Vedo Toast e Lu incrociare gli sguardi. Ribadiscono la litania «basta una sola cellula». Penso a tutte le persone molto più evolute che si sono curate con succhi e diete. Mentre le infermiere mi preparano per il primo trattamento, penso al documentario sul suicidio assistito che ho visto poco tempo fa. Il protagonista stava morendo di sclerosi amiotrofica e in pochi giorni avrebbe perso la facoltà di ingoiare. Ho guardato ripetutamente la parte in cui ingoia il veleno e pian piano muore. La sua morte è stata completamente ordinaria, quasi rilassante. La mia morte da chemio non sarà così. Avverrà in pochi minuti. Ci sarà un soffocamento e vomito di bile verde e convulsioni. Diane, un’infermiera con la parlata grezza del Bronx, percepisce il mio terrore e il mio conflitto interiore. Allora si lancia in una storiella ammonitrice sui chemio-resistenti (con accento del Bronx): «Una volta è arrivata qui una paziente con il seno letteralmente penzolante da quanto era grande il tumore. Si stava sottoponendo a quei trattamenti fighetti a base di vitamina C. Dopo circa due settimane di chemio il suo tumore cominciò a ridursi e a scomparire. Allora mi dice: “Vedi Diane, la vitamina C funziona finalmente”». Diane fa scompisciare dal ridere, e le persone che mi fanno ridere possono farmi fare quello che vogliono. La sua collega si chiama Regina, una così tanto infermiera che allunghi il braccio ogni volta che la vedi arrivare. Sono gentili e navigate e conoscono i loro composti chimici e i farmaci antineoplastici. Sono sempre persone. La dottoressa Deb e la sua avvolgente dolcezza, il dottor Fascino che fa il giro del lettino. Il dottor Katz che con una visita a domicilio mi ha salvato la vita. Le infermiere alla Mayo che mi portavano a fare le passeggiate e mi facevano il bagno.

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