Nerone by Silvia Stucchi

autore:Silvia Stucchi [Stucchi, Silvia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti

NUOVI GIOCHI

Agrippina a questi giochi non si è naturalmente presentata: nessuno stupore. Sarebbe stato molto strano il contrario. Così come era palesemente impossibile che sua moglie Ottavia abbandonasse le sue stanze, dove fa vita ritirata, perennemente circondata dalle sue fedelissime ancelle e dalle matrone più severamente seguaci del mos maiorum, per assistere a uno spettacolo che, senza dubbio, avrebbe bollato come osceno e depravato.

Ma il successo di quella prima iniziativa l’ha inorgoglito a tal punto che, davvero, ormai inizia a essere impaziente: perché lui, che di questo cambiamento epocale è stato il fautore, non può esibirsi in pubblico? Oltre a intonare i versi dei grandi poeti con l’accompagnamento della cetra, come fanno tutti i citaredi, lui stesso compone e vorrebbe tanto che i suoi versi fossero intonati per le vie dell’Urbe e oltre.

Intanto, dopo un’accoglienza tanto favorevole e incoraggiante dei suoi giochi, prende una decisione epocale: istituire il corpo degli Augustiani.4 Roma è stata famosa per i tanti collegi sacerdotali di cui era ricca: i Fratelli Arvali, i Salii… ma questo corpo è qualcosa di inedito, di assolutamente nuovo. Di questa sua invenzione, Nerone andrà sempre fiero: giovani nobili, di aspetto gradevole, dal fisico prestante, ispirati ai paggi regali, sempre di nobili origini, delle corti orientali. «Dovranno essere i portavoce del cambiamento che Roma si accinge a vivere!» esclama entusiasta di fronte a un Seneca perplesso e a un Burro che cerca di non dimostrare tutta la sua contrarietà.

Quell’anno, quindi si tengono ben due tipologie di giochi: i Ludi Iuvenales, detti anche per semplicità Iuvenalia, e i Ludi Maximi.

Agrippina, da parte sua, non può più esprimere la sua contrarietà, perché non c’è più. E quell’assenza, se pure in altri momenti pesa, in questo frangente consente a Nerone di avvertire l’ebbrezza che può provare soltanto chi si appresta a realizzare il sogno che coltiva da anni.

Ironia della sorte, i Ludi Maximi nascono proprio in seguito alla morte di Agrippina: un ringraziamento per lo scampato pericolo del princeps, sopravvissuto ai torbidi intrighi della madre. Ufficialmente i ludi celebrano l’eternità dell’imperium di Roma, che si identifica con la salvezza del princeps. Spesso Nerone si chiede se qualcuno non potrebbe magari pensare che egli abbia ingigantito il pericolo corso e le colpe di Agrippina: come se non bastassero i sensi di colpa che già lo perseguitano tutte le notti, e gli incubi in cui sua madre torna a visitarlo. Il Senato, tuttavia, almeno in questa occasione, non ha avuto nulla da eccepire: i sacrifici di ringraziamento sono stati regolarmente celebrati alle Nonae di aprile5 da parte dei Fratres Arvales per la salvezza del princeps, mentre nel mese di giugno si sacrifica per la sua incolumità, nel foro di Augusto, in onore di Marte Ultore.

Ma la maggiore soddisfazione di Nerone restano i giochi, ai quali, è vero, non ha partecipato di persona: non si è ancora azzardato a tanto. Li ha presieduti, questo sì, lanciando sulla folla i missilia, i buoni che danno diritto a donativi anche importanti: gioielli, schiavi, derrate alimentari, cavalli, appezzamenti di terreno.

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