Nexus by Henry Miller

Nexus by Henry Miller

autore:Henry Miller
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


* * *

Era passato un mese e da Mona non avevo ricevuto che due brevi lettere. Abitavano in rue

Princesse, in un grazioso alberghetto, molto pulito, molto a buon mercato. L'Hotel Princesse. Se

avessi potuto vederlo, come mi sarebbe piaciuto! Avevano fatto conoscenza con un mucchio di

americani, quasi tutti artisti e molto poveri. Speravano di muoversi presto da Parigi e di visitare la

provincia. Stasia moriva dalla voglia di visitare il Midi. Che era il Sud della Francia, dove c'erano

vigne e boschi di ulivi e corride e avanti così. Oh sì, c'era uno scrittore, un austriaco pazzo, che

aveva una gran simpatia per Stasia. Pensava fosse un genio.

« Come se la cavano? » domandava ogni tanto la mia famiglia.

« Benissimo », dicevo.

Un giorno annunciai che Stasia era stata ammessa alle Belle Arti con una borsa di studio. Servì a

tenerli tranquilli per un po' di tempo.

Intanto coltivavo il giardiniere. Com'era riposante stare con lui! Il suo mondo era libero da ansie e

lotte umane: aveva a che fare soltanto col tempo, il terreno, i parassiti e i geni. A qualsiasi cosa

mettesse mano, prosperava. Si muoveva in un luogo di bellezza e d'armonia dove regnavano la pace

e l'ordine. L'invidiavo. Che soddisfazione dedicare tutto il proprio tempo e l'energia alle piante e

agli alberi! Niente gelosie, rivalità, niente spinte e strattoni, niente imbrogli, niente bugie. La viola

del pensiero riceveva la stessa attenzione del rododendro; il lillà non stava meglio della rosa.

Alcune piante erano deboli dalla nascita, altre prosperavano in qualsiasi condizione. Era tutto

affascinante per me, le sue osservazioni sulla natura del terreno, la varietà dei fertilizzanti, l'arte

d'innestare. Davvero, era un argomento senza limiti. Il ruolo dell'insetto, ad esempio, o il miracolo

dell'impollinazione, l'incessante fatica del verme, l'uso o l'abuso dell'acqua, la diversa durata della

crescita, i germogli, la natura dei parassiti e altri inconvenienti, la lotta per la sopravvivenza, le

invasioni di locuste o di cavallette, il divino servizio delle api...

Che contrasto, il regno di quell'uomo con quello nel quale si muoveva Tony! Fiori e intrighi;

bellezza e inganni. Povero Tony, cercava così affannosamente di mantenersi le mani pulite. Sempre

intento a illudersi, o a convincersi, dell'idea che un funzionario pubblico è un benefattore del suo

paese. Leale, giusto, onesto, tollerante per natura, era disgustato dai sistemi in uso tra i suoi

colleghi. Una volta senatore, governatore, o qualsiasi altra carica sognasse di occupare, avrebbe

cambiato le cose. Lo credeva così sinceramente che non riuscivo più a ridere di lui. Ma erano

scarrocciate dure. Anche se lui stesso non faceva nulla che punzecchiasse la sua coscienza, tuttavia

doveva chiudere gli occhi davanti ad azioni e a metodi che lo riempivano di ribellione. E doveva

anche spendere denaro come acqua. E tuttavia, nonostante fosse fortemente indebitato, era riuscito a

fare dono ai suoi genitori della casa che abitavano. Inoltre manteneva all'università i due fratelli

minori. Un giorno mi disse: « Henry, anche se volessi sposarmi, non potrei. Non posso permettermi

una moglie».

Un giorno, mentre mi raccontava le sue tribolazioni, disse: « I momenti più belli li ho vissuti

quand'ero presidente di quel circolo atletico, ricordi? Allora niente politica. Di', ricordi quando ho

fatto la maratona e dovettero portarmi all'ospedale? Allora si ch'ero in gamba ».



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