Parola di donna (Italian Edition) by Ritanna Armeni & R. Armeni

Parola di donna (Italian Edition) by Ritanna Armeni & R. Armeni

autore:Ritanna Armeni & R. Armeni [Armeni, Ritanna & Armeni, R.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Feminism & Feminist Theory, Feminist, ebook, Women's Studies, Social Science, Literary Criticism
ISBN: 9788862203302
Google: SeyK3ViDa78C
Amazon: B00652JEVS
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2011-02-24T00:00:00+00:00


Valeria Della Valle insegna Linguistica italiana all'Università La Sapienza di Roma. Tra i suoi ultimi libri: Le parole del lessico italiano e Viva il congiuntivo.

Madonna

di Cettina Militello

Madonna. Già chiamare così Maria di Nazaret in qualche modo è depistante. Tant'è che uno slogan in voga negli anni 70 suonava: «Più donna meno madonna», quasi a riparare la secolare offesa a lei arrecata, spiritualizzandola, defemminilizzandola, astraendola dalla vita concreta e, in tale guisa proponendola quale modello alle donne. Modello di silenzio, di disimpegno, di sottomissione, di nascondimento, di alienazione.

Sappiamo poco di Maria, anche se la critica recente rilegge con attenzione gli apocrifi che la riguardano. Sappiamo da essi il suo concepimento (il «bacio» di Gioacchino e Anna), la sua nascita, la sua presentazione al tempio, lo sposalizio con Giuseppe, vedovo e anziano. E, oltre i dati dei vangeli canonici, di nuovo altri apocrifi ci narrano del suo «transito», ossia delle modalità singolari con cui avrebbe sperimentato la morte, partecipando della sorte del Figlio risorto.

I vangeli canonici, al contrario, ci narrano dell'annuncio che ella riceve circa una gravidanza non iscritta nelle modalità proprie del matrimonio. Maria diventa madre dell'Emmanuele (il Dio con noi) senza conoscere uomo per sola virtù dello Spirito Santo. Prodigiosa non meno del concepimento è la nascita del Figlio divino. Malgrado le varianti, il vangelo dell'infanzia di Luca e quello di Matteo concordano sul concepimento verginale. Come caratteristiche proprie hanno ognuno narrazioni diversificate che, per esempio in Luca, sottolineano la statura di Maria, che non solo discorre con l'angelo tesa a capire il come di ciò che le annuncia, ma corre di gran fretta a visitare la parente Elisabetta, incinta in tarda età, e risponde al saluto di lei che la riconosce come «madre del suo Signore» con il magnificat. è questo un inno della comunità primitiva che loda Dio e il compiersi della sua salvezza. Maria si appropria di espressioni che additano la diversa logica di Dio che esalta gli umili e i diseredati e rovescia i potenti e i superbi. è in senso stretto un canto di liberazione che tematizza a suo modo l'esperienza della salvezza, l'azione potente di Dio nella storia del suo popolo. I vangeli ancora ci attestano le tensioni tra Gesù e la sua famiglia. In questa chiave, padre madre e fratelli sono per Gesù quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. Ma proprio Luca sin dal vangelo dell'infanzia mostra Maria come colei che metabolizza la parola, la custodisce nel suo cuore, la fa crescere. Maria insomma appare nella concretezza del suo essere donna di fede, nel solco della tradizione dei suoi padri, sulla soglia del passaggio dalla fede del primo testamento a quella cristiana.

Un ritratto altrettanto importante è quello offertoci dal vangelo di Giovanni. Qui non ne viene ricordato il nome, e tuttavia ella impersona la comunità credente, avviando il primo dei miracoli di Gesù, quello delle nozze a Cana di Galilea (l'acqua trasformata in vino, segno della gioia escatologica e del regno). Ancora ai piedi della croce, la



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