Quando (Italian Edition) by Veltroni Walter

Quando (Italian Edition) by Veltroni Walter

autore:Veltroni, Walter [Veltroni, Walter]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Rizzoli Libri
pubblicato: 2017-11-08T16:00:00+00:00


Sedici

Venne il gran giorno. Giovanni si era vestito da solo e aspettava gli altri seduto in terrazza. Si sentiva come il protagonista del Grande Gatsby , libro che aveva letto e apprezzato da ragazzo, in un’età della vita in cui divorava, bulimicamente, saggi e romanzi. E siccome aveva amato tutte le opere di Francis Scott Fitzgerald, gli sembravano appropriate in quel momento le parole conclusive di Anthony in Belli e dannati : “Gliel’ho fatta vedere. È stata una lotta dura, ma non ho ceduto e ce l’ho fatta”.

Gli avevano portato dei vestiti scelti da Daniela. Non erano, in verità, molto diversi da quelli dei suoi tempi. Camicia bianca, pantaloni blu, calzini lunghi dello stesso colore e mocassini neri. Le chiusure lampo erano come quelle dei suoi jeans giovanili, nessuno aveva inventato una cerniera elettronica; le cinte avevano buchi e fibbia, era tutto normale, una vera delusione. “Insomma, fin qui” si disse “il tempo non sembra essersi mosso.”

Si era preparato, nei giorni precedenti, all’impatto con l’esterno. Si rendeva conto che, fino a quel momento, non aveva visto nessun altro essere umano all’infuori delle quattro persone che lo avevano rimesso al mondo fisicamente e, in parte, psicologicamente. Almeno così sperava. Si sentiva come un giocatore che era stato in ritiro per trentatré anni e ora doveva scendere in campo e cominciare il campionato.

Arrivarono uno a uno i suoi sodali della degenza. Dopo un abbraccio si promisero, con Cesare e Renato, di non perdersi di vista. Ma tutti sapevano, o temevano, che fosse come quegli impegni solenni, sinceri e disattesi che si prendono con gli amici del mare a fine estate.

Renato per la prima volta pronunciò qualche parola in più rispetto a “sì, no, buongiorno e buonasera”.

Nel clima di nostalgico saluto, di commozione e di emotività, il fisioterapista si lasciò andare e disse proprio quello che non doveva: «A Giova’, scambiamose i numeri, così se beccamo sempre. Te do er cellulare mio…».

Seguirono alcuni istanti di gelo. Tutti sospesero quello che stavano facendo, come in un fermo immagine, e lo guardarono. Daniela lo fulminò, lo avrebbe incenerito.

«Che mi dai, Renato? Non ho capito.»

Daniela pensò in un baleno a cosa inventarsi. Niente. Non poteva inventarsi niente. Rassegnata, riconobbe il primo buco nella tela che aveva tessuto in quei giorni e ammise: «È un nuovo tipo di telefono, Giovanni. Lo scoprirai presto».

Lui non diede peso alla cosa. In fondo la sua generazione aveva già visto il superamento del mefistofelico duplex, l’arrivo della tastiera con i numeri al posto di quella con il disco, poi la mai sufficientemente benedetta prolunga che gli aveva consentito di fare lunghe telefonate con Flavia, nella sua stanza, al riparo dalle orecchie dei genitori.

Che in trentatré anni avessero inventato un nuovo tipo di telefono gli sembrava, francamente, il minimo.

«Bene, sono curioso, è installato nella casa dove andremo?» chiese a Daniela.

La dottoressa serrò le labbra carnose, pensò che avrebbe voluto fare lo stivaletto malese e infliggere orribili punizioni corporali a Renato, ma si limitò a rispondere: «Sì, diciamo di sì».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.