Roma brucia by Anthony A. Barrett

Roma brucia by Anthony A. Barrett

autore:Anthony A. Barrett [Barrett, Anthony]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-05-18T12:00:00+00:00


Questa possibile interpolazione risolverebbe il problema del silenzio degli autori pagani e di quelli cristiani riguardo il periodo successivo all’incendio. Per giunta, dato che lascerebbe intatta la descrizione delle punizioni, si potrebbe anche sostenere che un potenziale interpolatore che aveva notato il riferimento alla crocefissione abbia supposto che le vittime fossero dei cristiani e modificato il testo di conseguenza, sebbene la crocefissione costituisse un metodo punitivo generico, usato dai Romani nei riguardi dei non-cittadini, cosí come era ampiamente in uso in altre società antiche118. L’espressione odio humani generis, di solito resa con «odio per il genere umano» e mantenuta nel testo non interpolato, viene associata ai cristiani. Ma potrebbe essere interpretata in modo differente, intendendo non l’odio per il genere umano ma l’odio da parte del genere umano. In ogni caso, benché l’idea di odio per il genere umano fosse associata dai Romani ai cristiani (e agli ebrei), non era limitata soltanto a loro. Nella tarda repubblica, ad esempio, Cicerone parla di una certa categoria di suoi concittadini romani «che, o per desiderio di custodire le proprie sostanze, o per una tale avversione contro gli uomini [odio hominum], dichiarano di attendere solo ai loro affari, senza credere perciò di far torto a qualcuno»119.

L’idea di un’interpolazione, beninteso, non risolve tutti i problemi. Permane il nodo della confessione. Potremmo trovarne una spiegazione razionale nel fatto che, dopo ogni grande disastro, spunta sempre una piccola schiera di persone pronte ad assumersene la responsabilità. Basta ricordare il celebre caso del francese Robert Hubert, che nel 1666 confessò di aver dato il via al grande incendio di Londra appiccando il fuoco a un edificio nel quartiere di Westminster120. Anche se Hubert non si trovava neppure in Inghilterra quando scoppiò l’incendio, e Westminster in realtà non ne fu toccato, egli venne arrestato, processato, condannato e impiccato. Tale era il forsennato umore dei tempi. Allo stesso modo, nella Roma del 64 d.C. avrebbe potuto esserci un piccolo gruppo di anime sbandate ansiose di rendere un’analoga confessione. Oppure, alcuni potrebbero aver espresso soddisfazione per la punizione divina ed essere stati semplicemente fraintesi dai non credenti. Altri potrebbero aver cercato il martirio in piena coscienza, senza negare la propria colpevolezza durante l’interrogatorio121. Saranno stati rastrellati, interrogati, forse torturati, e poi altri saranno stati arrestati come complici, essenzialmente sulla base di dicerie e senza alcuna reale prova di colpevolezza. Queste spiegazioni possono risultare piuttosto artificiose. Tuttavia, non sono necessarie. Se il manoscritto è stato manipolato da un interpolatore, può darsi benissimo che questi abbia eliminato alcune parole introduttive che chiarivano l’episodio delle confessioni, perché non si accordavano con il suo programma di un coinvolgimento cristiano nei fatti accaduti dopo l’incendio. A ogni modo, le confessioni premature, rese da cristiani o da non cristiani, restano a quanto pare un problema.

Vi sono perciò due tipi di approccio per accostarsi alla risoluzione dei problemi fondamentali sollevati da questa parte degli Annali: o Tacito semplicemente commise un errore nell’unire due vicende separate, in un resoconto sostanzialmente sconosciuto ai primi autori cristiani, oppure quella sezione



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