Ruggine Americana by Philipp Meyer

Ruggine Americana by Philipp Meyer

autore:Philipp Meyer [Meyer, Philipp]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
ISBN: 9788806197148
editore: Einaudi
pubblicato: 2010-12-14T21:00:00+00:00


Capitolo nono Isaac

La luce debole dell’alba lo svegliò e aprì subito gli occhi. Pensò di essere nel suo letto. No. Nel sacco a pelo ai bordi di un prato. Girò la testa. Si stende in lontananza, a perdita d’occhio. Il fairway di un campo da golf. Un letto morbido. Buono per i lividi. Controllò la temperatura dell’aria con il fiato, guardò salire il vapore. Freddo e zero rumori, avrebbe potuto essere l’unico uomo sulla terra. Un tempo gli piaceva svegliarsi così presto. Torna a dormire.

Chiuse gli occhi e aspettò che il cielo rischiarasse svegliando tutti gli uccelli, sentì un cinguettio seguito da un coro a distesa, trilli e gorgheggi, tubavano trululù, trululù, tui-ui-ui, fru fru fru. Qualcosa gli svolazzò a un centimetro dal viso, un lampo grigio bianco: un tiranno. Un gruccione. Incrociò le mani dietro la nuca e rimase steso altri dieci minuti, ad ascoltare i richiami degli uccelli e a guardare il cielo che cambiava colore con il sorgere del sole.

Si sollevò di scatto e il dolore lo prese alla sprovvista - le costole. Mi hanno menato anche ieri? No. Sono i postumi di domenica. Un dolore interno, che dà la nausea. Meglio un braccio rotto. Dipende. Una costola rotta bene è meglio di un braccio rotto male. Il peggio è una gamba rotta, non puoi muoverti, sei fregato. E perdi anche un litro di sangue per femore. Per questo ti spezzano le gambe sulla croce - un gesto di misericordia.

Ci mise tanto a rifare lo zaino, non riusciva a muoversi senza sentire dolore. Peggio di ieri, pensò. Il secondo giorno dopo le botte è peggio del primo. Il corpo ti avverte che stai male solo quando sei fuori pericolo - aspetta che sei in grado di reggere la notizia. Ti mantiene sano di mente.

Finalmente si alzò sentendo il sole addosso, chinò la testa, espose il cervello alla luce, forza, ghiandola pineale. Una sensazione di pericolo: ti possono vedere tutti. Vedere che stai male. Dormi di giorno, muoviti di notte. Vecchio consiglio che non tradisce mai - per questo gli animali vedono al buio. Di notte gli occhi riflettono la luce ma l’assorbono anche. Pensaci un attimo, Watson.

Si mise lo zaino in spalla e tornò verso la foresta, prendendo la discesa sassosa lungo il canale di drenaggio, le gambe gli dolevano più del giorno prima. Camminava rannicchiato a piccoli passi come sotto un peso enorme. Moriva dalla voglia di alleggerire lo zaino ma gli serviva tutto quello che c’era dentro. Vide fiori strani e coloratissimi lungo il canale, ma anche andare piano gli costava uno sforzo enorme; tirò dritto senza guardarli. Cosa prevede oggi il menu? Schiena rotta, forse. Roba da contendersi la sedia a rotelle col vecchio. Vincerebbe lui - è più allenato. La guerra della sedia a rotelle. Che direbbe vedendoti adesso: stronzo ingrato, sopravvivono solo i forti. Avanti con i poveri, gli stanchi e gli affamati. Ficcateli in un tritacarne, salsicce per il re. Polvere per cena. Quanto manca alla prossima città?

Raggiunse la cima del crinale e guardò il fiume che scorreva nella valle, verde e tortuosa, piena di alberi.



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