San Tommaso by G.K. CHESTERTON

San Tommaso by G.K. CHESTERTON

autore:G.K. CHESTERTON
La lingua: ita
Format: epub
editore: Lindau
pubblicato: 2018-11-29T16:00:00+00:00


La vera vita di san Tommaso

A questo punto, anche tracciare un profilo esterno e approssimativo di un grande santo comporta la necessità di scrivere qualcosa che non si integri col resto: l’unica cosa che sarebbe importante scrivere, ma non si riesce a scriverla. Un santo può essere un uomo qualsiasi che possiede una qualità in più che al tempo stesso è unica e universale. Si potrebbe anche dire che l’unica cosa che distingue un santo da un uomo qualunque è la sua disponibilità a essere un uomo ordinario. In questo senso il termine «ordinario» deve essere interpretato nella sua nobile accezione originaria che deriva etimologicamente dal vocabolo «ordine». Un santo ha superato di gran lunga qualsiasi desiderio di distinguersi: è l’unica sorta di uomo superiore che non è mai stato superiore in quanto persona. Ma tutto questo deriva da un fatto fondamentale, che lui si rifiuta di definire un privilegio, ma che per sua natura è una caratteristica personale e, in questo senso, quasi una forma di proprietà privata. E come ogni legittima proprietà privata, è sufficiente possederla, senza limitare il numero di persone che la possiedono. Per una forma celestiale di buona creanza, cerca sempre di nasconderla; e Tommaso d’Aquino ha cercato di nasconderla più di chiunque altro. Per scoprirla, sempre che la si possa scoprire, sarebbe meglio cominciare dagli aspetti esteriori, e raggiungere l’interno attraverso ciò che risulta più evidente dall’esterno.

L’aspetto o presenza corporea di san Tommaso d’Aquino è relativamente più facile da rievocare di quella di molte persone vissute prima dell’epoca dei ritratti. Secondo la tradizione il suo aspetto fisico aveva poco dell’italiano; ma io penso che questo sia dovuto, nella migliore delle ipotesi, a un inconsapevole paragone tra san Tommaso e san Francesco, e nella peggiore soltanto a un confronto tra lui e i mitici briosi suonatori di organetto e sovversivi gelatai. Non tutti gli italiani sono dei briosi suonatori di organetto e ben pochi sono come san Francesco. Una nazione non è mai rappresentata da un unico tipo, ma è quasi sempre un miscuglio di due o tre tipi approssimativamente riconoscibili. San Tommaso apparteneva a un certo tipo che non è molto comune in Italia, ma lo è tra gli italiani poco comuni. La sua mole faceva sì che venisse umoristicamente paragonato a una botte, come avviene nel teatro comico di molti paesi; lui stesso rideva di sé. Può darsi che sia stato lui stesso, e non qualche arrabbiato sostenitore della fazione agostiniana o araba, il responsabile dell’iperbolica esagerazione secondo la quale si sarebbe dovuto tagliare un incavo nel tavolo del refettorio affinché potesse prendervi posto. È abbastanza certo che si tratti di un’esagerazione e che la sua statura si facesse notare più della sua pinguedine. Ma la sua caratteristica più saliente era che aveva una testa abbastanza possente da dominare il suo corpo. Era una testa di un tipo molto riconoscibile, a giudicare dai ritratti tradizionali e dalle descrizioni personali. Era il genere di testa con mento e mandibole pesanti, naso romano e con



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