Sapienza antica by Annie Besant

Sapienza antica by Annie Besant

autore:Annie Besant [Besant, Annie]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-17T12:18:20+00:00


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La Fratellanza dell’Umanità, o meglio la Fratellanza di tutte le cose, ha la sua base sicura nei piani spirituali, l’àtmico ed il buddhico, poiché qui soltanto esiste l’unità, qui soltanto si trova una simpatia perfetta. L’intelletto è il principio separativo nell’uomo, quello che distingue l’ “Io” dal “non Io”, che è conscio di sé e vede tutte le altre cose come esterne a sé ed estranee. Esso è il principio della lotta, è il principio che afferma se stesso, e dal piano dell’intelletto in giù il mondo presenta una scena di conflitto, tanto più amara quanto maggiore è la proporzione in cui l’intelletto vi prende parte. Anche la natura passionale tende spontaneamente alla lotta, ma solo quando, stimolata dal desiderio, trova fra sé e l’oggetto desiderato un ostacolo qualsiasi; essa diviene sempre più aggressiva a misura che la mente ne ispira l’attività, poiché allora cerca di provvedere alla soddisfazione dei desideri futuri e di appropriarsi una parte sempre più grande dei beni della Natura. Ma l’intelletto è quello che tende spontaneamente alla lotta, perché è nella sua stessa natura di affermare sé come differente dagli altri; ed in ciò si trova la radice della separatività e la sorgente inesauribile di ogni scissione fra gli uomini.

Quando però il piano buddhico è raggiunto, l’unità è percepita d’un tratto come se da un raggio separato e divergente da tutti gli altri raggi noi entrassimo nel sole stesso, dal quale tutti i raggi irradiano ugualmente. Un essere che stesse nel sole, suffuso della sua luce ed irradiandone a sua volta, non sentirebbe alcuna differenza fra raggio e raggio, ma emetterebbe con la stessa rapidità e facilità la sua luce lungo l’uno o l’altro di essi. Così pure è dell’uomo non appena ha raggiunto coscientemente il piano buddhico: egli sente la fratellanza di cui gli altri parlano come di un ideale, e si dona tutto a chi ha bisogno di assistenza, dando nell’esatta misura richiesta aiuto mentale, morale, astrale o fisico. Egli vede tutti gli esseri come se stesso, e sente che tutto ciò che ha è tanto loro quanto suo; anzi, in molti casi, più loro che suo, perché più grande è il loro bisogno, più deboli sono le loro forze. È così che nella famiglia i fratelli maggiori sopportano i pesi gravi, risparmiando ai bambini le sofferenze e le privazioni; 99

poiché per chi sente lo spirito di fratellanza la debolezza dà diritto all’aiuto e all’amorevole protezione, ma non un’opportunità per opprimere.

I Grandi Fondatori delle religioni, i quali non solo avevano raggiunto il livello buddhico, ma erano saliti anche più in alto, hanno avuto tutti la stessa caratteristica di una compassione e di una tenerezza inesauribili, che prodigarono agli uomini aiutandoli nelle loro miserie fisiche e morali, dando ad ognuno secondo il suo bisogno. La coscienza di questa intima unità, il riconoscimento dell’Unico Sé che dimora ugualmente in tutti, è la sola base sicura della Fratellanza; ogni altra base diversa da questa non regge.

Tale riconoscimento è inoltre accompagnato dalla conoscenza che lo



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