Sempre avanti by Mauro Icardi

Sempre avanti by Mauro Icardi

autore:Mauro Icardi [Icardi, Mauro]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Sports
ISBN: 9788820095338
Google: 1wRGDQAAQBAJ
editore: Sperling & kupfer
pubblicato: 2016-10-10T22:00:00+00:00


I nonni materni Dionisio e Luisa, per me Tatu e Tati, sono stati i miei secondi genitori. Dai due ai sei anni sono praticamente vissuto con loro. Mia madre e mio padre erano molto impegnati con il lavoro: gestivano un chiosco e, per guadagnare la paga minima giornaliera, erano costretti a fare l’orario continuato dalla mattina alla sera. Così io, insieme ai miei due fratelli, stavo con la nonna Tati: a volte veniva lei a casa mia, altre eravamo noi ad andare da lei.

Ho un ricordo tragico, ma molto vivo su nonna Tati. Un giorno era a casa nostra e stava cucinando una tortilla de patatas, una specie di frittata, quando all’improvviso è squillato il telefono. Non so chi ci fosse dall’altra parte del filo, e non è nemmeno importante, ma mentre lei chiacchierava, è bruciato tutto l’olio che c’era nella padella e una fiammata più alta delle altre ha raggiunto la cappa. In poco tempo il fuoco ha invaso la cucina e da lì ha raggiunto il resto della casa.

Mia nonna, disperata, ci ha fatto correre in strada, ha chiamato prima i pompieri e poi mia madre che è arrivata in un batter d’occhio. Da casa nostra, intanto, si levava una colonna di fumo nero e denso come il petrolio. In un primo momento ero quasi divertito nel vedere i pompieri in azione mentre spegnevano le fiamme. Ma quando mi sono accorto che all’appello mancava il mio cane, ho iniziato a piangere e urlare come una sirena.

Il mio cane era rimasto bloccato nel giardino. Era il cane di famiglia, una femmina, e io passavo tantissimo tempo con lei: ci ero molto affezionato e volevo salvarla. Anche perché avvicinandomi all’ingresso, avevo sentito che mi chiamava: abbaiava e ululava consapevole del pericolo che stava correndo. I pompieri però non volevano farmi entrare perché con tutto quel fumo e con le fiamme ancora alte era pericoloso. «Voglio andare a prendere il cane, voglio andare, sento che mi chiama», continuavo a ripetere mentre piangevo.

A un tratto, preso dalla disperazione, ho agito d’istinto: senza che nessuno se ne accorgesse, mi sono accucciato a terra e ho strisciato come un serpente per tutta la casa, sotto al fumo e alla pioggia d’acqua dei pompieri. Una volta arrivato al giardino, ho preso il cane tra le braccia e l’ho portato in strada. Non vi dico l’incazzatura di mia madre appena si è accorta di quello che avevo fatto. Volevo così tanto bene alla mia cagnetta che lo rifarei ancora oggi.

Il rapporto che ho avuto con i miei nonni materni non l’ho avuto con la mia nonna paterna, che frequentavo di rado. Mio padre soffriva per questa situazione, ed era geloso del fatto che io considerassi sua madre meno importante di Tati.

Mia nonna paterna, Dorita, per recuperare qualche posizione di vantaggio nella gerarchia famigliare, aveva deciso d’imporsi, con l’appoggio di mio padre, come mia madrina di battesimo. Episodio di cui non ricordo nulla, ma di cui conservo tante fotografie. Oggi nonna Dorita ha ottantadue anni e ha ancora un aspetto giovanile.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.