Senza rete by Maurizia Cacciatori

Senza rete by Maurizia Cacciatori

autore:Maurizia Cacciatori [Cacciatori, Maurizia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: ROI Edizioni, Macerata
pubblicato: 2018-10-16T16:00:00+00:00


12.

Adattarsi rapidamente alle situazioni che cambiano. Nel vademecum della brava palleggiatrice ho sorvolato su questa qualità che, tra tutte, è fondamentale per giocare ad alto livello. Prevedere in anticipo gli eventi e aggiustare il tiro. È il tipo di insegnamento che deriva dallo sport ma che puoi adottare con profitto nella vita di tutti i giorni.

Sono a casa mia a Bergamo assieme a Maurizio, abbiamo deciso di prendercela con calma. Una giornata di totale relax tra le mura domestiche. Tutto perfetto se non arrivasse il messaggio di Gianmarco: “Sto arrivando a Bergamo per una visita medica, un plantare nuovo. Ti passo a prendere poi andiamo a cena.”

Avrei preferito mille volte dover cercare contromisure agli attacchi di quella iena cubana di Mireya, ma qui non c’è neppure tempo di chiedere il time-out.

“Voglio fare un giro al lago d’Iseo”, esclamo di colpo lasciando di stucco Maurizio. Ci metto un po’ a fargli capire che ho cambiato umore e non mi va di stare in casa. Lo incalzo, lo spingo letteralmente fuori. Partiamo in auto. Rispondo a Gianmarco con un messaggio. “Peccato, non sono a Bergamo.”

La mia vita sentimentale è rimasta dunque al momento esatto in cui l’abbiamo lasciata. Una relazione a tre di cui ancora oggi non vado particolarmente fiera ma, come diceva il vecchio Bob in Lost in Translation, bisogna sapere quello che si vuole. Lasciarsi andare o lasciare andare.

Io non decido. Gianmarco vive a Varese, l’altro a Vicenza, io nel mezzo. Acquisisco doti manageriali che oggi mi qualificano per ambire a un posto in qualsiasi ufficio delle risorse umane. Gestione risorse.

C’è un pensiero che inizia a risalire lentamente il sentiero che porta alla mia coscienza. Per una ragione o per l’altra, non riesco a prendere una decisione ma, nella nebbia totale, sento che nessuno dei due è l’uomo che ha la capacità di proteggermi. Per entrambi sono un approdo sicuro, ma non percepisco la certezza che a parti invertite potrei dire lo stesso.

Oppure sto solo giocando con gli alibi.

Di certo quel ménage à trois non costituisce la cornice ideale che accompagna la Nazionale azzurra al suo appuntamento con la Storia. Perché ora che ci siamo conquistate l’Olimpiade vorremmo puntare a un piazzamento di riguardo.

In quei tre mesi estivi che ci separano dai Giochi, gli eventi attorno a me girano come una giostra impazzita. Finisco sui giornali più per le mie frequentazioni sentimentali, che non per quel che faccio in palestra. Tutti sanno tutto, probabilmente anche i diretti interessati, ma la situazione è bloccata.

Al clima caotico contribuisce anche una certa propensione del presidente federale Magri, di certo sempre più interessato ai maschi, a spedirci in giro come madonne in processione per promuovere il movimento. Si è accorto d’improvviso che siamo l’Italia che piace, belle e vincenti. Manca solo ci chiedano di guarire gli infermi. Sappiamo però che è il nostro momento, dobbiamo capitalizzarlo. E io sono l’icona sacra di quella squadra, potrei chiedere di fare l’autostop per la luna, e qualcuno si presenterebbe in astronave per accontentarmi. La situazione non sempre è sotto controllo perché, più o meno consapevolmente, siamo i poster di una campagna elettorale.



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