Simoni Gianni - Ispettore Lucchesi 06 - 2017 - Tiro al bersaglio by Gianni Simoni

Simoni Gianni - Ispettore Lucchesi 06 - 2017 - Tiro al bersaglio by Gianni Simoni

autore:Gianni Simoni
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Mystery & Detective, General, Fiction
ISBN: 9788850239610
editore: TEA
pubblicato: 2017-11-25T23:00:00+00:00


Capitolo 20

Si svegliarono insieme alle otto del mattino seguente. Lucia per prima cosa gli fece provare la febbre.

«Trentasei e due, anche troppo bassa. Ormai ne sei fuori. Dobbiamo telefonare a Farrandino per chiedergli se devi continuare con gli antibiotici oppure no. Io penso che potresti anche interromperli. Comunque ora ti preparo una robusta colazione e poi...»

«Poi, Lucia, vengo con te in ufficio. L’idea di restarmene un’altra giornata in casa mi fa andare fuori di testa.»

«Va bene, Andrea, come vuoi, anche se mi sentirei di sconsigliartelo.»

«Per tua tranquillità chiamo Farrandino e gli chiedo cosa ne pensa.»

«Mi pare un’idea sensata.»

«D’accordo.» Andrea Lucchesi, presa l’agenda, fece il numero del medico legale.

Farrandino rispose con voce ancora assonnata, ma lo riconobbe subito. «Buongiorno, Lucchesi, come vanno le cose?»

«Direi benissimo: la tosse scomparsa, e da ieri pomeriggio sono completamente sfebbrato. Un momento fa, appena alzato, avevo trentasei e due. Senta, dottore, l’ho disturbata per due ragioni: la prima è che vorrei sapere se devo continuare con gli antibiotici o interromperli; la seconda che questa mattina, ben imbacuccato, intendo fare un salto in ufficio per tenere una riunione in cui Lucia non può sostituirmi.»

«Quella può farla, badando a non stancarsi troppo. Quanto agli antibiotici, invece, prosegua per un altro paio di giorni. Un antibiotico non è un’aspirina, e per ottenere risultati sicuri è meglio terminare il ciclo. Piuttosto, dovrei darle una tirata d’orecchie: che significano quelle sei bottiglie di whisky che mi ha mandato?»

Lucchesi lanciò uno sguardo interrogativo a Lucia accanto a sé che sentiva e a gesti gli disse di averci pensato lei.

«Niente più che un piccolo segno di gratitudine per quanto ha fatto per me in questi giorni. Gratitudine e... amicizia.»

«Be’, se la mettiamo sul piano dell’amicizia, allora le accetto volentieri. Se poi diventerò un alcolizzato, mi avrete voi sulla coscienza. Si ricordi di salutarmi Lucia. Se solo avessi vent’anni e trenta chili di meno – e non avessi per lei il rispetto e l’amicizia che provo – ci scommetterei che mi proverei a farle la corte. Ma non glielo dica, mi raccomando.»

«Tranquillo, dottore, sarò una tomba. Grazie ancora, di tutto. Soddisfatta?» chiese poi rivolto a Lucia.

«Sì, sotto tutti i profili. Ora ti preparo la colazione e andiamo in ufficio.»

«E io telefono a Maresca perché indica subito una piccola riunione.»

Oltre a Lucia Anticoli, c’erano quasi tutti: Maresca, Corradi, Valitutti e gli agenti Serra, Minniti, Lanza, Costanzo, Ferretti, Cattaneo e Brambilla.

«Bene», iniziò Lucchesi, «come vedete sono ancora in vita e spero di durare un altro po’. Ora, facciamo il punto sul caso di via Cesare Correnti. In particolare, mi piacerebbe conoscere la vostra opinione al riguardo. Visto che eravate già qui ad aspettarmi, mi auguro che l’ispettore Corradi ne abbia approfittato per informare, almeno in modo sommario, tutti quanti, compresi coloro che hanno perso le prime battute del caso...»

«Sì, mi sono permesso di farlo», ammise Corradi.

«Hai fatto bene, così non mi tocca cominciare tutto da capo. Ora, vorrei sapere quanti tra voi ritengono che la principale indiziata dell’omicidio del Furlan sia la moglie, che poi si è suicidata.



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