Siskind Kelly - Over the top 03 - 2017 - Ti odierò per sempre by Siskind Kelly

autore:Siskind Kelly [Siskind Kelly]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788822732927
Google: gtyODwAAQBAJ
Amazon: B07T3JQ4PH
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2019-06-12T21:00:00+00:00

14

Raven

Scendo dall’autobus e cammino fino a una piccola casa bianca in una strada residenziale. Il civico corrisponde a quello scritto da Nico, ma non proviene nessuna musica e nessuna macchina è parcheggiata lungo la via. Non mi ha fornito alcun dettaglio su questa cena misteriosa e io non ho chiesto niente. Mi importava solo di rivederlo. Dopo che mi ha riportata a casa, i miei livelli di stress sono saliti di nuovo alle stelle. Essere a pochi passi da Rose significa anche esserlo da tutto ciò che voglio, e da tutto ciò che mi terrorizza.

Nico è la cura di cui ho bisogno.

Adesso sono davanti a questa casa, senza sapere minimamente in quale festa mi sto imbucando. Il suo succhia-benzina è parcheggiato nel vialetto accanto a una Honda Civic arrugginita. Un ragazzino moro immusonito va sullo skateboard con abilità niente male. Un tempo me la cavavo su una tavola, cuffie alle orecchie, i Sex Pistols a tutto volume. Mi sentivo piuttosto cazzuta.

Il ragazzino in questione gira la tavola, puntandola verso di me, fermandosi ai miei piedi. «Sei Raven?».

Mi guardo intorno, non capendo come sappia il mio nome. «A quanto mi risulta. E tu sei?».

Solleva lo skateboard con un calcio e si gratta il fianco, facendo calare i pantaloncini fin quasi alle ginocchia. Se non altro, la maglia da basket gli arriva a metà coscia. «Colin. Nico è mio zio».

E con ciò si dirige alla porta e io rimango a fissarlo.

Nico è suo zio.

Incerta su cosa aspettarmi stasera, mi sono messa una minigonna nera, un top e i miei stivali con il tacco preferiti, allacciati sui polpacci: il tipo di abbigliamento che avrebbe attratto l’attenzione di un certo Bestione Sexy sulle mie gambe. In quella particolare fantasia, Nico emetteva un ringhio, trascinandomi in un angolo appartato per fare zozzerie con me, ma la mia scena immaginata non includeva nipoti. Nemmeno come comparsa. Adesso sto per incontrare la sua famiglia su tacchi da squillo. Non che abbia nulla di plissettato o kaki nel mio guardaroba. Ma se avessi saputo dove stavo andando, magari non avrei scelto una gonna così inguinale. Magari non ci sarei andata giù così pesante con l’ombretto.

E se non gli piaccio?

Sconvolta da quanto mi batta il cuore, giro sui tacchi per filarmela. Non faccio due passi che Nico in persona chiama: «Raven!».

Pesanti falcate risuonano alle mie spalle, ma non mi guardo indietro. Non c’è motivo di dar corda a un traditore.

«Raven, piccola, mi dispiace».

Mi volto di scatto e gli punto un dito al petto (da cui ucciderei per leccar via cioccolato fuso). «Non chiamarmi piccola. Quand’è che pensavi di informarmi che avrei conosciuto la tua famiglia? E cosa caspita hai detto di me?».

Ha la decenza di assumere un’aria colpevole e, per qualche ragione, la mano gli ricade sulle parti basse (da cui ucciderei per leccar via cioccolato fuso).

«Stasera è un po’ una festa. Josh ha preso di recente il diploma. Abbiamo mangiato una torta quel giorno, ma mia madre voleva anche organizzare una cena vera e propria. Per dare importanza alla cosa.

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