Strane Storie by Gianni Biondillo

Strane Storie by Gianni Biondillo

autore:Gianni Biondillo [Biondillo, Gianni]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Mystery & Detective, ebook, General, Literary, Thrillers, Fiction
ISBN: 9788823500235
Google: RxBygcYK424C
Amazon: B0087GYX9S
editore: Guanda
pubblicato: 2012-05-29T22:00:00+00:00


3

Il sistema operativo che uso è più vecchio di me, non posso permettermi un biocomputer come si deve, faccio il possibile con quello che passa il convento. Anche per questo ci perdo più tempo di quanto vorrei. Sudo, ho le vampate. So di cosa ho bisogno. Lo so ma non me lo dico, ho paura solo a pensarlo. Quella roba mi circola ancora nel sangue, ecco la verità. È veleno, ma è anche l’unica cosa che mi fa tirare avanti. Roma è una città di matti, un luogo assurdo dove stare. L’Italia, anzi. Anzi, l’Europa intera. Un impero di confuse memorie al declino, irreversibile. L’inferno in terra. I migliori scappano, trovano un varco nei muri sonici in mezzo al Mediterraneo, cercano la vita, gli altri, tutti gli altri, si accontentano di sopravvivere, ferini in una città ferina.

I dati iniziano ad aggregarsi, li decodifico. Comincio da quelli della vittima: maschio, caucasico, 20 anni al massimo, 185 centimetri circa di altezza. Un bel ragazzone, insomma. Poi c’è qualcosa che non capisco. Provo a rilanciare il programma, a restringere i parametri.

«Cazzo» sussurro a me stesso. Non è omicidio, Loris sarà contento, la cosa non è più di sua competenza.

Autocombustione.

Ho visto solo un caso di autocombustione in tutta la mia carriera, ma so perfettamente cosa significa: Cosmedin.

Lascio perdere i dati della vittima e mi soffermo su quelli dell’appartamento: il computer mi rielabora un rendering della stanza, so cosa sto cercando, altrimenti sarebbe difficile trovarlo. Digito alcuni parametri di ricerca, l’immagine zooma fino a farmi notare un blister abbandonato sotto il tavolo. Eccolo. Chiedo un’analisi del contenuto ma so già cosa c’è dentro. Compresse di Cosmedin. Cinque blu e tre rosse. Tombola! Il ragazzone ci ha dato dentro, a quanto pare, e si è bruciato il cervello. E non solo quello. Il processo degenerativo cellulare ha rotto gli argini. Dev’essere una morte orribile: il massimo dell’estasi e immediatamente dopo la voragine. Come Lucifero, angelo che mirava all’alto trono divino e che si è ritrovato per questo precipitato negli inferi eterni.

Sto per chiamare Loris ma la mano resta a mezz’aria.

Sono pazzo anche solo a pensarlo, lo so. Il Cosmedin è roba bandita da decenni. Era un farmaco nato per il tempo libero, «vivi i tuoi sogni» diceva la réclame, lo usavano soprattutto le donne, per farsi dei viaggi autoerotici. Solo che qualcuno si rese conto che il principio attivo poteva essere adulterato, per rendere davvero reali i sogni di chi ingeriva quella roba. Il mercato nero proliferò, il consumo di Cosmedin abusivo, quello prodotto nei campi profughi neozelandesi, divenne una piaga sociale. Si impasticcavano tutti. Dal Capo del Governo all’ultimo degli operai, tutti vivevano i loro sogni, che però potevano diventare gli incubi di chi ti stava affianco. Stupri, stragi, decapitazioni, cannibalismo, il caos, l’anarchia. Il bisogno di una guida morale, Pietro II. Il resto lo sapete già.

La comunità internazionale bombardò la Nuova Zelanda radendola al suolo, la produzione ebbe uno stop immediato. Ma molta di quella roba continuò a girare a lungo per il mondo.

Io ne ho ancora due, blu, in casa.



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