Tempesta Solare by Åsa Larsson

Tempesta Solare by Åsa Larsson

autore:Åsa Larsson
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-02-13T16:00:00+00:00


È Kristina Strandgård ad aprire la porta.

«Siamo venute a prendere Sara» dice Rebecka. «Dobbiamo portarla a una festa e siamo già quaranta minuti in ritardo.»

Un guizzo di paura negli occhi di Kristina. Lancia un ‘occhiata alle sue spalle, ma non si sposta per farle entrare. Rebecka sente che hanno ospiti.

«Ma eravamo d’accordo che Sara avrebbe passato le feste con noi» dice Kristina cercando di incrociare lo sguardo di Sanna.

Sanna tiene gli occhi bassi.

«A quanto ho capito, Sanna non era affatto d’accordo» dice Rebecka in tono duro.

«Aspettate un attimo» dice Kristina mordendosi nervosamente un labbro.

Scompare in direzione del soggiorno e dopo un attimo sulla porta c’è Olof Strandgård. Non sorride più. Pianta gli occhi addosso a Rebecka, poi si rivolge a sua figlia.

«Cosa sono queste stupidaggini?» borbotta. «Credevo che fossimo d’accordo, Sanna. A Sara non fa bene essere sballottata qua e là. Sono molto deluso che debba sempre pagare il prezzo dei tuoi capricci.»

Sanna incurva le spalle ma continua a guardare ostinatamente a terra. Sta nevicando e la neve si posa sui suoi capelli come un elmo di ghiaccio.

«Rispondi quando ti parlo, o non puoi nemmeno più mostrarmi rispetto?» dice Olof Strandgård con voce controllata.

Ha paura di fare una scenata adesso che hanno ospiti, pensa Rebecka.

Le batte il cuore, ma fa ugualmente un passo avanti. Le trema la voce quando si ribella a Olof.

«Non siamo qui per discutere» dice. «Adesso vai a prendere Sara, oppure io e tua figlia andiamo dritte alla polizia e vi denunciamo per sottrazione di minore. Giuro sulla Bibbia che lo faccio. E prima faccio irruzione nel vostro salotto e vi pianto un casino davanti a tutti. Sara è figlia di Sanna e lei vuole averla con sé. Potete scegliere. O la andate a prendere voi, o verrà a prenderla la polizia.»

Kristina Strandgård sbircia preoccupata da sopra la spalla del marito.

Olof Strandgård rivolge a Rebecka un sorriso beffardo.

«Sanna» dice in tono pressante a sua figlia senza lasciare Rebecka con lo sguardo. «Sanna.»

Sanna continua a guardare a terra. Quasi impercettibilmente scuote la testa.

E allora accade. L’umore di Olof cambia all’improvviso. La sua espressione diventa ferita e preoccupata.

«Entrate» dice facendo un passo indietro.



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