Terraluna by Daniele Picciuti

autore:Daniele Picciuti [Picciuti, Daniele]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791281435261
editore: Nero Press
pubblicato: 2023-12-31T22:00:00+00:00

CAPITOLO 20

SYLVIE

Non so cosa sia accaduto di preciso, ma a un certo punto, mentre Fen mi interrogava, è entrato uno dei suoi sgherri, farfugliando qualcosa su una segnalazione riguardante Taor N’ilha. Fen si è congedato con un inchino, promettendomi che sarebbe tornato per finire la conversazione, e così mi hanno lasciata sola con Vince de la Mesa.

Ora è qui, seduto di fronte a me con le gambe accavallate, che mi studia come se fossi un’opera d’arte esposta in un museo. Non sono ancora abbastanza lucida, altrimenti tenterei un approccio per convincerlo a liberarmi. Potrei farlo, so essere molto convincente se voglio.

«Signorina Balfour, si sente bene?»

La sua voce risuona distorta nella mia testa e scoppio a ridere, pensando a come sia buffo che il bastardo che mi ha incastrata si preoccupi per la mia salute.

«Certo, non si vede?» ribatto, riuscendo persino a essere ironica.

«Non si preoccupi. Quando avrà finito, Fen la lascerà andare».

Rido.

«Davvero? Non mi farà fuori perché ho visto la sua faccia?»

Ora è Vince a ridere.

«Tutti conoscono la sua faccia e tutti sanno quello che fa. Fen uccide solo i suoi nemici o potenziali tali. Lei non lo è».

Il discorso non farebbe una piega se ci trovassimo a ruoli invertiti, ma ci sono io qui, seduta su questa branda, drogata e barcollante. Non Vince.

«Perché mi hai portata qui?» decido di affrontarlo. «Credevo che lavorassi con D’Amore».

Non risponde, al che immagino di averlo messo in imbarazzo, ma la verità è che non distinguo appieno la sua faccia, per cui posso solo ipotizzare.

«Il signor D’Amore se la cava benissimo anche senza di me. Con lui ultimamente si guadagna poco e si corrono rischi eccessivi. La Nuova Etnia è un’organizzazione in grado di offrirmi la giusta protezione. Non è tanto male».

Capisco. O forse no, ma annuisco lo stesso, giusto per tenermi sveglia. In verità nemmeno lui sembra convinto di ciò che dice. Mentre indugio con lo sguardo intorno a me, cercando di mettere a fuoco i contorni delle cose, individuo un luccichio ai miei piedi. Metto a fuoco e di colpo sono lucida. L’antidoto. Nella fretta, Fen l’ha lasciato sul pavimento. Mi basterebbe allungarmi, afferrarlo e iniettarmelo. Se avessi tutte le mie facoltà e il mio solito equilibrio, lo farei seduta stante, ma così come sono ridotta rischierei solo di attirare l’attenzione di Vince, col risultato di farmi soffiare la siringa.

Devo pensare.

«De la Mesa» lo chiamo, ideando al volo un piano «posso chiederti un favore?»

«Ma certo».

«Ho la bocca riarsa. Ho sete. Potresti…»

«Sicuro». Si alza e si allontana verso la porta. Bussa e, pochi secondi dopo, qualcuno apre.

«La signorina vorrebbe dell’acqua».

È il momento. Afferro la siringa sul pavimento e tolgo veloce il tappo, mentre qualcuno alla porta risponde in modo svogliato di aspettare un momento. Mi inietto tutto il liquido nel braccio, poi nascondo la siringa sotto le coperte e me ne torno immobile.

Quando Vince ritorna, non si è accorto di niente.

«Ecco qui». Mi porge il bicchiere e bevo avidamente, se non altro per togliermi il sapore amaro dell’antidoto.

«Grazie». Glielo restituisco e lui sorride. Vedo il sorriso.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.