Tokyo Blues by Haruki Murakami

Tokyo Blues by Haruki Murakami

autore:Haruki Murakami
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 2016-06-09T22:00:00+00:00


Dopo essere venuto, la strinsi dolcemente e la baciai di nuovo. Naoko si rimise a posto il reggiseno e la maglia e io richiusi la lampo dei pantaloni.

"Adesso ti senti un po' meglio?" chiese Naoko.

"Sì, grazie a te," risposi.

"Ti va di camminare un altro po'?"

"Va bene," dissi.

Attraversammo la radura, poi un boschetto, quindi un'altra radura. E mentre camminavamo Naoko mi raccontò della sorella morta. Fino ad oggi non ne ho parlato quasi con nessuno, disse, ma voglio parlartene perché penso sia meglio che tu sappia.

"Lei era più grande. Tra noi c'erano sei anni di differenza, e anche di carattere eravamo abbastanza diverse, però avevamo un ottimo rapporto," Naoko cominciò a raccontare. "Non abbiamo litigato una volta. Detto questo, ogni tanto avevamo anche delle divergenze, ma mai al punto di arrivare a una lite.

"Lei era il tipo che eccelleva in qualsiasi cosa facesse. Era sempre la prima nello studio, nello sport, aveva successo con la gente, era una leader. In più essendo gentile e dal carattere aperto, era corteggiata dai ragazzi e coccolata dai professori. Di menzioni speciali e premi vari ne aveva già ricevuti un centinaio. In ogni scuola pubblica di solito trovi una ragazza così. Però, non perché fosse mia sorella, ma lei non era affatto viziata da tutto questo, e non era un tipo da approfittarne o darsi delle arie. Non era neanche una che cercasse di attrarre l'attenzione degli altri in modo clamoroso. Era solo che qualsiasi cosa facesse, era sempre la prima.

"Così, sin da quand'ero piccola, decisi che io sarei stata 'quella carina'."

Parlando Naoko non smetteva di giocare con le piume dei susuki.

"Capisci, vero? Io ero cresciuta sentendomi sempre dire da tutti quanto mia sorella era intelligente, quanto era brava negli sport, quanto successo aveva con la gente eccetera. Qualunque cosa potessi fare non avrei mai potuto superarla. E dato che l'unica cosa che io avessi in più era che di viso ero un po' più carina, anche i miei genitori mi educarono coltivando questo aspetto. Perciò scelsero per me un certo tipo di scuola e mi ci mandarono sin dalle elementari. Con quel che segue di vestitini di velluto, camicette ricamate, scarpette di vernice, lezioni di piano e di danza classica. Però per fortuna mia sorella mi voleva bene e mi coccolava molto. Sai, ero la sorellina piccola e carina. Mi comprava continuamente regalini, mi portava in un sacco di posti, mi aiutava a fare i compiti. Mi portava con sé anche quando usciva con il suo ragazzo o con amici. Insomma era una sorella veramente cara.

"Nessuno ha mai capito perché si sia uccisa. È stato come quando è morto Kizuki. Proprio identico. Anche lei aveva diciassette anni, anche lei non aveva manifestato nessun proposito di volersi uccidere e non lasciò nessuna lettera. Identico, non trovi?"

"Davvero," dissi.

"Tutti dissero che era stato perché lei era troppo intelligente, leggeva troppi libri. Che leggesse molto era vero. Aveva un sacco di libri e dopo la sua morte anch'io ne ho letti molti. È stato molto triste. C'erano dei commenti scritti da lei, e tra le pagine fiori secchi e lettere dei suoi ragazzi.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.