Un giorno della mia vita by Bobby Sands

Un giorno della mia vita by Bobby Sands

autore:Bobby Sands [Sands, Bobby]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-03-25T12:19:13+00:00


1971.

9 agosto. In Irlanda del Nord viene reintrodotto l’internamento senza processo. Alle quattro del

mattino, in tutto il territorio delle Sei Contee, scatta una serie di rastrellamenti e di devastanti perquisizioni di abitazioni: 342 persone vengono prelevate dalle loro case e rinchiuse senza processo in tre centri di detenzione, sulla base della “Section 12” dello “Special Powers Act”.

Sono tutti nazionalisti, di cui solo 56 membri dell’Ira. Viene annunciato il divieto di manifestazioni per le strade per i successivi sei mesi. Scontri scoppiano a Belfast, per poi estendersi a Newry, Strabane e Armagh. Alla fine della giornata il bilancio delle vittime è pesante: 2 soldati e 9 civili uccisi, di cui 7 cattolici nazionalisti.

11 agosto. Nel giro di 48 ore vengono rilasciati 116 internati. Quasi tutti i restanti sono rinchiusi nel carcere di Crumlin Road o nella nave-prigione “Maidstone”, ancorata nel porto di Belfast. Iniziano le brutalità e le violenze fisiche e psicologiche durante gli interrogatori. La maggior parte degli internati viene sottoposta a duri pestaggi, lasciata senza cibo e possibilità di

dormire. Gli scontri per le strade non si fermano. In tre giorni le vittime salgono a 22, delle quali 19 civili. No-go areas a Belfast e a Derry.

16 agosto. Tra la popolazione nazionalista dell’Irlanda del Nord è in corso lo «sciopero degli affitti e delle tasse», in segno di protesta contro l’internamento. Secondo una stima del governo

sono coinvolte 26 mila famiglie, con una perdita per le casse dello stato che dopo due mesi sarà

stimata in circa 500 mila sterline. A Derry 8000 lavoratori scendono in sciopero.

19 agosto. A Derry l’esercito interviene con idranti e proiettili di gomma per disperdere una manifestazione contro l’internamento, durante la quale vengono arrestati John Hume e Ivan Cooper, del Social Democratic and Labour Party (S.D.L.P.). In segno di protesta 30 cattolici che occupano posizioni di rilievo annunciano le loro dimissioni da cariche pubbliche.

22 agosto. 130 consiglieri comunali si dimettono, per protestare contro l’internamento.

Cominciano a trapelare le prime notizie riguardanti la sorte di 12 internati, trasportati in segreto

in un luogo sconosciuto (che poi si saprà essere la caserma di Palace Barracks, nella zona di Holywood, a poche miglia da Belfast). Sottoposti ininterrottamente per sette giorni a una sofisticata forma di tortura fisica e psicologica, i 12 saranno definiti “guinea-pigs” (cavie). Su di

essi vengono infatti sperimentate cinque «tecniche di interrogatorio» consistenti in: 1) deprivazione sensoriale e disorientamento, indotti mantenendo l’individuo, costantemente incappucciato, in totale isolamento, ed esponendolo a un forte e continuo rumore meccanico, nonché a grida, urla ed effetti sonori registrati su nastro; ‘

2) privazione del sonno;

3) somministrazione di cibo e acqua in quantità esigue e a intervalli irregolari; 4) maltrattamento fisico, continue e brutali percosse, minacce, finte fucilazioni, elettroshock, trasporto di persone bendate su elicotteri dell’esercito inglese che si alzano di poco dal terreno,

per poi gettarle nel vuoto dopo averle convinte di essere in volo sopra Belfast. Alcuni internati sono obbligati a correre a piedi nudi sopra pezzi di vetro, pietre appuntite e chiodi, tra due file di

soldati inglesi che li colpiscono con manganelli; altri vengono costretti ad atti degradanti, quali pulire con la lingua la tazza del W.



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