Una fiamma inestinguibile by Louis de Wohl

autore:Louis de Wohl [de Wohl, Louis]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2022-01-03T12:00:00+00:00

Capitolo III

Agostino arrivò a Milano carico di entusiasmo. Ora sapeva tutto della sua missione, grazie a una seconda udienza con il prefetto di Roma, prima della partenza.

«Il momento in città è decisivo» aveva detto Simmaco. «Abbiamo rinnovato le nostre proteste contro l’editto dell’imperatore defunto, Graziano, e la questione sta per essere sottoposta alla decisione del Senato.»

Graziano aveva ordinato che la statua e l’altare della dea della Vittoria venissero eliminati dalla curia, giudicandoli tramontati come emblemi pagani. In aggiunta, aveva tagliato tutte le sovvenzioni di stato alle scuole sacerdotali pagane, i finanziamenti al culto e varie altre agevolazioni. E la maggioranza in Senato era cristiana.

Le comunità pagane avevano inviato una delegazione a Milano per contestare l’editto, ma Graziano si era rifiutato di riceverla.

Il capo della delegazione era lo stesso Simmaco.

Due anni prima, Graziano era stato assassinato, e l’Impero era passato nelle mani del fratello minore, Valentiniano II, un bambino di undici anni, governato con il pugno di ferro da una madre molto volitiva, Giustina. Valentiniano era cattolico, ma sua madre favoriva la setta degli ariani. In varia misura, erano entrambi sotto il controllo del formidabile imperatore dell’Impero romano d’Oriente, Teodosio.

«Come vedi, la situazione è piuttosto intricata» aveva detto Simmaco, con un sorrisetto. «Ma forse è meglio così. Semplicità e coesione sono difficili da sconfiggere. In ogni caso, ci stiamo ritentando. Una nuova delegazione di senatori si è messa in viaggio, con una petizione che potrebbe interessare anche te, come stilista e retore. Ne vuoi una copia? Ecco qui. Leggi.»

A mano a mano che leggeva il testo, l’entusiasmo di Agostino cresceva. «Brillante» disse, infine. «Assolutamente brillante. Gli aspetti legali elencati punto per punto e in modo conciso. Un breve excursus filosofico sul significato universale della Vittoria. Un appello toccante per concludere. È un trattato di prim’ordine. Funzionerà senz’altro.»

«Sono felice di sentirtelo dire» rispose Simmaco. «Ambrogio però è un osso duro, credimi.»

«Il vescovo di Milano. Mi avevi già citato il suo nome. Un osso duro in che senso?»

«È attivo in politica da una vita. Conosce le regole del gioco meglio di chiunque altro. E con buon diritto, per Ercole! Lo incontrai quand’era governatore imperiale della Liguria. Proprio così, e la provincia comprende Milano, come forse saprai. Un bel giorno il vecchio vescovo di Milano morì, e tutti si interrogavano sulla scelta di un successore. Be’, ci pensarono i milanesi, con un’acclamazione pressoché unanime. Ambrogio era in città per un discorso, e la folla gridò all’unisono: “Ambrogio vescovo!”.»

«Ma aveva già ricevuto l’ordinazione?»

«Macché. Non aveva nemmeno studiato teologia, o comunque non più di un qualsiasi laico devoto. La città però aveva deciso. Avevano fiducia in lui. Si potrebbe quasi affermare che lo costrinsero ad accettare. Dico quasi, perché non riesco a immaginare nessuno in grado di costringere Ambrogio a fare alcunché.»

«È un’alta lode» commentò Agostino, incuriosito.

«Anche al diavolo bisogna riconoscere i suoi meriti, come direbbero i cristiani» rispose Simmaco, incupito. «Comunque, alla fine assunse l’incarico. Ma non ha mai cessato di governare la Liguria. Non in pratica. La nuova nomina ha solo accresciuto la sua autorità.

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