Vanagloria by Ronald Firbank

autore:Ronald Firbank [Firbank, Ronald]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2021-08-25T22:00:00+00:00

11

Fra un mucchio di cuscini vivaci scelse il più assurdo e se lo collocò dietro la testa.

«Sono pronta!» esclamò e rivolse verso casa uno sguardo stanco e sospettoso, come se fosse un ospedale.

Ai suoi piedi era accucciata una bestia che le sembrava stesse gradatamente assumendo l’espressione interessante del lupo di san Francesco… Le mani, avvinghiate, tenevano stretto un mazzo di clematidi scure…

«Sullo sfondo si vedrà la ciminiera della fabbrica di conserve e qualche comignolo – disse Winsome. – È d’accordo?».

«Caro, che posso farci? Andrà a finire che quelle orribili forme indiscrete mi cacceranno fuori!».

«Uno… due… tre… sorrida… un po’ meno. Preferirei mettere in moto la ruota di un mulino che fare una fotografia».

Mrs Henedge si rilassò.

«Io invece vorrei che lei si decidesse a presentarsi come Rosa da Tivoli».

«Lo farò. Ma in questo deserto l’idea di un debutto mi fa rabbrividire».

«Mio caro Mr Brookes, quando lei darà il suo primo concerto io l’accompagnerò sul palco e le starò accanto durante tutta l’esecuzione!».

«Vede, io sono sempre pieno di dubbi. Ho bisogno soltanto di una spinta».

«Oh, stia attento alla coda».

In realtà non si poteva ignorare una bestia che aveva morso un poeta, azzannato un politico, distratto un’attrice famosa e dato del filo da torcere a una ballerina. Ma com’era possibile che qualcuno o qualcosa ad Ashringford fosse venuto a contatto con tante celebrità? Per quale caso quegli Illustri si erano trovati sul suo cammino? Per un caso fortuito, la responsabile di tutto era Saint Dorothy. E ora che Miss Compostella era attesa a Stockingham e una Rosa da Tivoli era già a portata di mano, v’erano molte probabilità di allungare l’elenco. V’erano già un poeta, un politico, un pianista, due attrici famose. Winsome contava sulle zampe del cane, e intanto guardava le nuove piante del giardino: alla sua signora piacevano soltanto alberi aerei e leggeri, larici, pioppi, salici, che di primavera davano al giardino un aspetto deliziosamente verde e giovanile.

«Se lo fa un’altra volta, gli darò il cloroformio» disse Mrs Henedge.

«Forse gliene sarà grato. Non si può mai dire!».

«Perché, che cos’è che non va?».

«Io sono d’umore tanto variabile! Non sempre posso esserle simpatico! Io non ho carattere!».

«Mia povera banderuola! Non si preoccupi se si annoia! Si abbandoni! Recuperi le sue forze! La campagna le farà molto bene!».

«Tutti lo dicono. Anche Mrs Shamefoot me lo ha detto proprio stamattina».

«Ah, l’ha vista?».

«Nella cattedrale. Sa, se dovessi fermarmi qui a lungo, organizzerei una colonia di diavoli tanto per rompere la monotonia».

«Ma, caro, ce n’è già una».

«Mi ci porti…».

«No, stia qui e sia buono. Devo dirle una cosa che le farà piacere».

«A me?».

«Sì. Sa che cosa ha detto la vecchia Mrs Felix alla mia cameriera? “Trovo che Mr Brookes è così bello. Ha un viso così giovane e romantico!”».

«Che cos’altro ha detto?».

«Nient’altro».

«Hurrà!».

Mrs Henedge alzò un dito. «Zitto se non vuole disturbare Monsignor Parr! Sonnecchia su una poltrona a dondolo, e intanto si cura lo spirito».

«Secondo Monsignor Parr, il cielo dovrebbe essere un continuo concerto. Crede che abbia ragione?».

«Credo che egli sia un prediletto del Signore… Difatti nello

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