Vita di Milarepa by Vita di Milarepa

Vita di Milarepa by Vita di Milarepa

autore:Vita di Milarepa
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


1. Lama Mar pa e la sua consorte bDag med ma vengono qui concepiti come il Maestro (bla ma) in yab yum.

2. Una pratica di generazione (tib. bskyed rim, scr. utpattikrama) del Vajrayāna.

3. Espressione usata per indicare il progresso nel Sentiero. «Esperienza» si riferisce alle esperienze meditative temporanee, «realizzazione» a una comprensione stabile della natura dei fenomeni.

4. I Bodhisattva.

5. Si riferisce ai sessanta aspetti della voce di un Buddha, che lo rendono capace di comunicare con tutti i diversi tipi di individui, a seconda del loro grado di maturazione karmica.

6. Tale è, secondo la tradizione, il numero dei dharma buddhisti. Essi costituiscono il rimedio volto a vincere le ottanquattromila attitudini negative degli esseri.

7. Nella molteplicità delle forme che assume, il suono è vuoto di essenza propria, così come la mente.

8. Lett. «il corpo umano dalle [otto] libertà e dalle [dieci] qualifiche». Espressione frequente per indicare il valore adamantino del corpo umano che permette di raggiungere la cessazione della sofferenza e la condizione di Buddha in una sola vita.

9. I quattro preliminari comuni (tib. mthun mong gi sngon ‛gro bzhi).

10. Esistono diverse pratiche per porre rimedio alla violazione degli impegni sacri: una di queste è la recitazione del mantra di rDo rje sems pa (Vajrasattva).

11. Tib. byang chub sems, scr. bodhicitta.

12. Lett. «i [due] veicoli filosofici:», che fanno uso della speculazione.

13. Ovvero riposa in se stessa.

14. Tib. zhi gnas, scr. śamatha (pāli samatha).

15. Tib. lhag mihong, scr. vipasýanā (pāli vipassanā).

16. Espressione che indica l’esperienza della equanimità.

17. Mar pa mgo legs è uno dei discepoli principali di Lama Mar pa. Il sogno cui qui ci si riferisce viene narrato per esteso nella biografia di Mar pa (cfr. TSANG NYÖN HERUKA, op. cit., p. 72).

18. I sei gioielli di osso degli yogin del Guhyamantra (Mantra Segreto) sono posti in sei punti del corpo: la cima del capo, le orecchie, il collo, la parte superiore delle braccia, i polsi e i piedi.

19. Le istruzioni relative all’eiezione del principio cosciente (tib. ῾pho ba, scr. saṃkranti) in una delle Terre di Buddha al momento della morte, istruzioni che Mar pa ricevette nel corso del suo primo viaggio in India (così come si legge nel suo rnam thar), rappresentano una pratica diffusa nel buddhismo tibetano, compiuta dall’adepto per un certo periodo di tempo e poi al momento della morte. Il trasferimento del principio cosciente (tib. grong ‛jug, scr. parakāyapraveśa) è invece uno degli insegnamenti particolari che Mar pa ricevette da Nāropa nel corso del suo ultimo viaggio in India e che consiste nell’eiezione del principio cosciente dal proprio corpo e nel suo trasferimento temporaneo in un cadavere che viene così rivivificato. Mar pa trasmise queste istruzioni al figlio Dar ma mdo sde, il quale però morì in giovane età. Secondo la tradizione Dar ma mdo sde sarebbe stato l’ultimo a compiere tale rito e il lignaggio di trasmissione della pratica si sarebbe perciò interrotto con lui (si veda TSANG NYÖN HERUKA, op. cit., soprattutto pp. 89-93 e 146-181).

20. Leggo rgya la in luogo di brgya la.

21. Tib spyod pa la gshegs.



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