Vita di Sir Thomas More by William Roper

autore:William Roper [William Roper]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-05-27T22:00:00+00:00

Quando ne fu informato, Sir Thomas More mi disse: «Dio non voglia, figliolo, che fra poco a ratifica di tutto questo non ci venga imposto un giuramento». Io a quell’epoca non scorgevo la più lontana probabilità di quello cui egli alludeva; pure, quasi temendo che per la sua predizione tutto ciò fosse più vicino ad avverarsi, risentii le sue parole come un’offesa.

Intanto i vescovi di Durham, Bath e Winchester, poco prima che la regina Anna, partendo dalla Torre, passasse in gran corteo per le strade di Londra fino a Westminster per esservi incoronata128, scrissero a Sir Thomas More pregandolo di accompagnarsi a loro nel tragitto dalla Torre al luogo dell’incoronazione, e di accettare le venti sterline che con la lettera gli venivano consegnate perché si comperasse una veste nuova. Egli con gratitudine accettò il dono, ma rimase a casa; e la prima volta che si riunirono disse loro scherzosamente: «Signori, nelle lettere che di recente mi avete mandato, mi chiedevate due cose: sicché, essendo stato ben lieto di accontentarvi nella prima, io penso ora di poter con maggiore franchezza negarvi la seconda. Così, se nella prima ho pensato di potervi accontentare, sapendo che voi non siete mendicanti e che io non sono un ricco signore, la seconda invece mi richiama alla memoria un certo imperatore129 che aveva emanato una legge per cui chiunque si fosse macchiato di una determinata colpa – che in questo momento non riesco a ricordare – venisse condannato a morte, eccettuato nel caso che si fosse trattato di una vergine: tanto grande era la reverenza che egli aveva per la verginità. Avvenne però che la prima persona ad incorrere in quella colpa fu proprio una vergine: sicché, quando lo seppe, l’imperatore si trovò in grave perplessità perché non avrebbe voluto tardare a mettere in esecuzione quella legge, per dare un esempio. Il suo Consiglio si era riunito lungamente per discutere il caso a fondo, quando d’un tratto si alzò a parlare uno dei consiglieri, un uomo senza tante complicazioni, e disse: “Signori, perché andate facendo un caso così grande di una questione così trascurabile? Prima deflorate la fanciulla, e quindi sopprimetela...!” E sebbene voi, signori, vi siate finora mantenuti puri in merito alla questione del matrimonio del Re, fate attenzione di conservare la vostra illibatezza. Perché vi è qualcuno che, inducendovi prima a intervenire all’incoronazione, vi inviterà in seguito a pronunciarvi pubblicamente in suo favore, e infine vi costringerà a sostenerne la difesa davanti al mondo intero con i vostri libri, attentando così al vostro onore; e quando un giorno vi avessero spogliati dell’onore, non passerà molto tempo perché vi sopprimano. Ora, signori – concluse Sir Thomas More – non credo che potrò farci niente se decideranno di sopprimermi; ma, con l’aiuto di Dio, vi assicuro che farò di tutto perché non mi deflorino...»

In seguito, vedendo che non c’era verso di conquistarlo con le lusinghe, il Re purtroppo cercò di costringerlo con intimidazioni e minacce.

L’inizio di queste nuove avversità per Sir Thomas More venne dalla circostanza

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