Urania 1238 - Legami Di Sangue by Octavia Butler

Urania 1238 - Legami Di Sangue by Octavia Butler

autore:Octavia Butler [Butler, Octavia]
Format: epub, mobi
pubblicato: 2010-01-16T22:00:00+00:00


— Canna da zucchero, cotone, riso... certo, coltivano moltissimo laggiù.

— I genitori di mio padre lavoravano nei campi di là prima di andare in California. Luke potrebbe essere un mio parente.

— Fa' solo in modo di non finire come lui.

— Io non ho fatto niente.

— Non andare in giro a insegnare a leggere a nessun altro.

— Oh!

— Sì, oh! Potrei non riuscire a fermare papà se decidesse di vendere anche te.

— Vendermi! Non sono una sua proprietà. Nemmeno per la legge di qui. Non ha nessun documento in cui si dice che mi possiede.

— Dana, non dire stupidaggini!

— Ma...

— Una volta, in città, ho sentito un uomo raccontare di come lui e dei suoi amici avevano catturato un nero libero, avevano distrutto i suoi documenti e l'avevano venduto a un commerciante di schiavi. Non dissi nulla. Aveva ragione, naturalmente. Non avevo alcun diritto... e neanche un documento da stracciare.

— Stai attenta — mi disse con calma.

Annuii. Pensai che avrei potuto fuggire dal Maryland se ce ne fosse stato bisogno. Non credevo sarebbe stato facile, però pensavo che si potesse fare. Ma non credevo possibile che anche un uomo come Luke, molto più

saggio di me e a conoscenza delle usanze del tempo, potesse fuggire dalla Louisiana, circondata com'era dall'acqua e da stati schiavisti. Dovevo stare attenta, d'accordo, ed essere pronta a scappare nel caso in cui avvertissi la possibilità di essere venduta.

— Mi sorprende che Nigel sia ancora qui — dissi. Poi mi resi conto che non fu una cosa molto brillante da dire, nemmeno a Rufus. Avrei dovuto imparare a tenere per me le mie osservazioni.

— Oh, Nigel è scappato — disse Rufus. — Una pattuglia l'ha riportato indietro, affamato e ammalato. L'avevano frustato e papà lo frustò ancora. Poi zia Sara l'ha medicato e io ho convinto mio padre a lasciarmelo tenere. Credo di aver avuto il compito più duro. Penso che papà non si sia rilassato fino a quando non ha sposato Carrie. Se un uomo si sposa e ha figli è molto probabile che resti dov'è.

— Parli già come un possidente di schiavi.

Fece spallucce.

— Tu avresti venduto Luke?

— No! Mi piaceva.

— Venderesti qualcuno?

Esitò. — Non lo so. Non credo.

— Spero di no — dissi guardandolo. — Non devi fare questo genere di cose. Non tutti quelli che possiedono degli schiavi lo fanno. Presi la mia borsa di tessuto da sotto il letto, dove l'avevo nascosta, e mi sedetti allo scrittoio per scrivere la lettera, usando uno dei fogli di carta di Rufus e la mia penna.

Non volevo sforzarmi a usare il suo pennino da intingere nell'inchiostro.

"Caro Kevin, sono tornata. E anch'io voglio andare verso nord..."

— Fammi vedere la tua penna quando hai finito — mi disse Rufus.

— Va bene.

Continuai a scrivere, accorgendomi di essere sul punto di scoppiare in lacrime. Era come se stessi davvero parlando con Kevin. Cominciai a cre-dere che l'avrei rivisto.

— Fammi vedere anche le altre cose che hai portato con te — disse Rufus. Gli lanciai la borsa sul letto. — Guarda pure — dissi, e continuai la lettera.



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