Le quattro lune di Darkover by Marion Zimmer Bradley

autore:Marion Zimmer Bradley
La lingua: ita
Format: mobi, azw3, epub
Tags: Fantasy, Sagas, Fiction
ISBN: 9788842915485
editore: Nord
pubblicato: 2008-11-14T23:00:00+00:00

Quella notte, benché fosse stanca per la lunga giornata di viaggio, Allira si accorse che il sonno non voleva venire. Alla fine si alzò, e in silenzio uscì dalla tenda che divideva con Margwenn. La sentinella di turno stava guardando la strada, così nessuno la vide quando si allontanò tra gli alberi.

Forse una passeggiata mi schiarirà la mente e scioglierà questa tensione che mi sento addosso.

Era notte fonda, e nel cielo navigavano già tutte e quattro le lune. Due di esse, quasi piene, davano abbastanza luce da consentirle di vedere dove metteva i piedi. Trovò il punto in cui si era lavata e s’incamminò lungo la riva, dicendosi che quello era il percorso più sicuro per non perdersi nell’immensità della boscaglia. Di certo non avrebbe incontrato dei fuorilegge lì, nelle terre degli Alton.

La luce delle lune multicolori creava arcobaleni di riflessi nell’acqua, e questo le diede una sensazione di pace. Era insolitamente caldo quell’inizio d’autunno, e la brezza faceva vorticare intorno a lei il profumo dei fiori, tanto denso da ubriacare i sensi. Avrebbe potuto camminare così tutta la notte, senza stancarsi mai.

Forse dovrei andare a piedi fino ad Armida, fu il pensiero divertito che la sfiorò, e lasciare le guardie a chiedersi dove sono finita e mio padre a chiedersi dove sono finite le guardie.

Mentre un’altra folata d’aria colma di polline la avvolgeva, accompagnandola lungo il ruscello e sempre più avanti, il chiar di luna si addensò in una nebbia di sogno. La giovane donna sentì la mente aprirsi in uno stato di coscienza che non aveva mai provato. Il fruscio delle foglie al vento era una musica. Lei saltellò e danzò intorno agli alberi. E per la prima volta da quando le era stato ordinato di tornare ad Armida, rise. Rise e cantò, ballando.

Concesse alla sua mente di vagare e fuggire libera, toccando tutte le cose viventi intorno a lei. I fiori e gli alberi, gli uccelli addormentati e gli animaletti a caccia nella notte, per sentire e abbracciare l’essenza della loro vita, finché non raggiunse… un’altra mente! Dopo essere stata respinta per tutto il giorno dalle menti cieche della sua scorta, Allira fu sopraffatta dalla sensazione di un forte e meraviglioso rapporto! Mentre le due personalità si allacciavano e mescolavano, sentì le ultime tracce d’angoscia sciogliersi nella pioggia d’amore dei pensieri che quel miracoloso incontro risvegliava. Aveva l’impressione d’essere di nuovo completa, ora che quel vuoto emotivo si riempiva. In seguito non seppe mai esattamente quando fu che i loro corpi s’incontrarono. Ma le parve la cosa più naturale del mondo, uniti nello spirito com’erano, che quanto c’era di carnale in loro si accoppiasse.

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