Affare fatto 2: NOVELLA (Italian Edition) by Maddalena A. Cecere

Affare fatto 2: NOVELLA (Italian Edition) by Maddalena A. Cecere

autore:Maddalena A. Cecere [Cecere, Maddalena A.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: UNKNOWN
pubblicato: 2019-03-05T23:00:00+00:00


CAPITOLO 8

Isabel

Non vorrei dirlo ad alta voce, ma sembra che tutto stia tornando al proprio posto. Cioè, a parte il fatto che io e mio marito abitiamo sotto due tetti diversi. È ironico, ma nelle nostre corde, visto che abbiamo sempre fatto le cose al contrario. Ci siamo fidanzati senza conoscerci, ho incontrato la sua famiglia ancora prima di finirci a letto, siamo andati a convivere subito, ci siamo sposati e, al momento, non condividiamo il letto, nonostante l’arrivo di un figlio. Siamo coerenti, non c’è che dire.

Il vero problema è la mancanza di contatto fisico. Perché? Perché desidero Samuel come mai prima d’ora, e non è cosa da poco visto che tra di noi c’è sempre stata una chimica invidiabile.

Non voglio girarci troppo intorno: mi manca il sesso.

Una volta risolti i problemi, il mio corpo ha deciso di ricordarmi che lo sto trascurando. Anzi, è meglio dire che Samuel lo sta trascurando. Il punto è che mio marito non si fa avanti e questo non è un bene, non quando sei enorme. Forse non mi desidera più, d’altronde negli ultimi mesi il mio corpo ha subito dei cambiamenti importanti e molto evidenti. Non so bene come, ma dobbiamo affrontare quest’argomento.

Immergo completamente la testa nell’acqua della vasca, riemergo e mi passo le dita sulle palpebre per togliere quella in eccesso. Be’, potremmo parlarne adesso, per esempio. In fondo, non riesco a lavarmi benissimo, sono molto limitata nei movimenti e ho bisogno di una mano. È un caso che l’unica persona a mia disposizione sia Samuel, no? Spetta a lui aiutarmi.

Essere incinta non è bellissimo come dicono. Certo, regala molte emozioni, ma anche altrettante complicazioni. Soprattutto quando la tua pancia non ti permette nemmeno di guardarti i piedi. Piedi gonfi e sofferenti. C’è il mal di schiena, la stanchezza, l’affanno, l’insonnia… la frustrazione sessuale.

Maledizione, è suo dovere aiutarmi ed è arrivato il momento di metterlo alla prova.

«Samu!» lo chiamo a gran voce, e in un attimo la porta del bagno di spalanca e i miei occhi incrociano quelli di mio marito.

«Hai bisogno?» mi chiede, percorrendo lentamente la mia figura nascosta dall’eccessiva quantità di schiuma.

«Sì, ho bisogno di te» confermo, il tono languido e lo sguardo inequivocabile.

Alzo una gamba e la appoggio sul bordo della vasca, Samuel segue attentamente ogni mio movimento.

Noto che deglutisce a vuoto e si schiarisce la voce. «Certo, come posso esserti d’aiuto?».

«Puoi lavarmi la schiena? Non ci riesco da sola» rispondo e mi siedo. Non pensate a nulla di erotico, eccitante e sensuale, ci sono voluti ben tre tentativi prima di raggiungere il mio intento. Oserei paragonare le mie movenze a quelle di una foca impacciata e grassa, ma l’unica cosa che conta è il risultato finale: il mio seno è completamente esposto alla sua vista.

Samuel trattiene il respiro e mi fissa sfacciatamente le tette.

«Allora, mi aiuti o no?» lo interrogo, e lui annuisce avvicinandosi.

«Scusa, mi sono distratto…».

«Sì, ho notato, mi stavi fissando le tette» dico con nonchalance.

«Ti sono cresciute parecchio».

Me le accarezzo leggermente. «Sì».

«Isabel!» mi sgrida con voce strozzata.



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