Capolavori Gialli Mondadori N 0086 I Tre Giusti by Edgar Wallace

Capolavori Gialli Mondadori N 0086 I Tre Giusti by Edgar Wallace

autore:Edgar Wallace [Wallace, Edgar]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Leon posò la lettera.

— Ecco, signori, la storia in poche parole — disse. — Non credo che Barberton abbia fatto mostrato la lettera a Villa. È più probabile che uno degli indigeni istruiti, di cui lui parla, l’abbia vista e ne abbia riferito il contenuto all’agente di Oberzohn. Il portoghese è la lingua franca di quella zona della costa africana. Barberton è stato ucciso per impedire che s’incontrasse con la ragazza, le riferisse della scoperta, e le raccomandasse di richiedere il rinnovo della concessione. Non era neppure necessario frugare fra la sua roba per recuperare la lettera, perché, informato della sua esistenza e della data che Barberton aveva confuso con quella della lettera dell’astronomo, il lavoro si riduceva a inoltrare la domanda all’ufficio coloniale a Lisbona. Dopo l’uccisione di Barberton la situazione era cambiata perché hanno saputo o indovinato che la lettera era nelle mani del signor Lee.

Meadows fu d’accordo.

— Per questo Oberzohn ha voluto assumere Mirabelle Leicester?

— Esattamente, e per questo si è verificato l’assalto alla Heavytree Farm. Per assicurarsi questa proprietà devono sequestrare la ragazza tenendola nascosta fin quando non sarà troppo tardi per la domanda di rinnovo, o finché non l’avranno costretta a designare un altro beneficiario.

— O a sposarsi — insinuò vivacemente Leon. — Ci avete pensato? Il nostro

damerino, Monty Newton, potrebbe avere avuto intenzioni matrimoniali. Sarebbe stato un bel colpo assicurarsi una moglie e al tempo stesso una grande collina aurifera. Questo, penso, pone fine alle ambizioni di Oberzohn.

Si alzò e consegnò i documenti all’ispettore, poi rivolse uno strano sorriso al suo amico.

— George, ti alletta l’idea di un viaggetto di quattrocento chilometri?

— Guidi tu? — chiese George.

— Sono io l’autista — rispose Leon allegramente. — Guido da molti anni e non sono ancora morto. È improbabile che rischi la mia vita e la tua stanotte. Vieni e ti prometto che non supererò i cento all’ora, tranne che sui rettilinei.

Manfred annuì.

— Ci fermeremo a Oxley per metterci in comunicazione con Gloucester —

propose Leon. — Qui il telefono è fuori uso. Non avrebbero commesso la

stupidaggine di trascurare l’elementare precauzione di tagliare i fili.

A Oxley la grossa Spanz si fermò davanti a una taverna buia e silenziosa; Leon scese e si fece aprire da un padrone già mezzo svestito. Gli spiegò la sua missione e venne a sapere che mezz’ora prima erano passate da lì due auto che andavano in direzione di Londra.

— Erano quelli della banda. Come spiegheranno al loro capo il secondo fiasco?

Per prima chiamò la casa di Curzon Street, ma non ebbe risposta.

— Richiama tu — fece Leon. — Hai lasciato Poiccart in casa?

Manfred annuì.

Fecero squillare il telefono a lungo, ma nessuno rispose.

— Che strano! — esclamò Manfred. — Non è da lui abbandonare la casa. Chiama Gloucester.

A quell’ora di notte le linee sono relativamente libere e poco dopo sentirono la voce della centralinista di Gloucester e quasi subito il clic che segnalava la comunicazione con Heavytree Farm. Ci fu un po’ di attesa prima che rispondessero.

Non furono né Mirabelle né sua zia a parlare.



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