Che vinca il migliore by Maddalena A. Cecere

Che vinca il migliore by Maddalena A. Cecere

autore:Maddalena A. Cecere [Cecere, Maddalena A.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-05-14T22:00:00+00:00


Emanuele

Tutto quello che farò oggi prevede di non pensare alla serata di ieri. Non saprei nemmeno dare un senso a tutti i miei comportamenti, atteggiamenti e reazioni, quindi ho deciso di evitare l’argomento. Ciò non toglie che sono incazzato nero, e non so il perché. Forse perché Sofia mi ha chiamato all’alba per convocarmi a casa di mio padre per una riunione di famiglia. Ha chiamato me e mi ha lasciato il compito di contattare Pigotta, visto che a lei non risponde. Da oggi in poi farò lo stesso. La devono smettere di stressarmi, tutti.

Cazzo, il problema è che continuo a rigirare il cellulare in mano, senza trovare il coraggio di chiamare la Pazza. ‘Fanculo, quella donna mi ha complicato la vita e io gliel'ho lasciato fare. Ulteriore problema: mi è piaciuto un casino lasciarglielo fare. Ieri sera è stato pazzesco, in tutti i sensi. Non devo pensarci, devo contattarla, rivederla e dimenticare quella cosa.

Premo il tasto verde e, dopo appena due squilli, risponde. «Pronto».

«Sono io».

«Lo so. Che c’è, già ti manco?»

«Ti chiamo per un motivo ben preciso: la nostra salvezza. Non rivanghiamo il passato».

La sento sospirare dall’altro lato della linea. «Dimmi tutto. Ha qualcosa a che fare con la merenda?»

Che sta farneticando? «Quale merenda?»

«Sofia mi ha mandato un messaggio dove mi ha ordinato di andare da lei oggi pomeriggio» mi spiega, ma io continuo a non capirlo.

«Che cosa c’entra, allora, la merenda?»

«Io di pomeriggio faccio merenda».

Non ce la posso fare. «Carlotta concentrati, ci serve un piano».

«Che piano?»

«Secondo me l’invito ha a che fare con le lezioni di ballo».

«Poco ma sicuro».

«Non sei preoccupata?» Io lo sono, moltissimo.

«Senti, ci ha cacciato lei, la maestra di sto… ci siamo capiti, no?»

«Dobbiamo…».

«Dobbiamo niente» mi interrompe. «Non ti preoccupare, ci penso io. Ci vediamo lì».

Non mi dà nemmeno il tempo di salutarla che stacca. Una cosa è certa, non ci sarà alcuno imbarazzo tra noi: Carlotta è già andata oltre e io devo fare lo stesso. Devo smetterla di immaginarmela stesa sul cofano della mia macchina con le gambe avvinghiate ai miei fianchi e il seno nudo e turgido.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.