Chi è senza peccato (Italian Edition) by Jane Harper

Chi è senza peccato (Italian Edition) by Jane Harper

autore:Jane Harper [Harper, Jane]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2017-03-12T23:00:00+00:00


21.

Gretchen si bloccò a metà, qualunque cosa stesse dicendo, la bocca aperta, come congelata, quando Falk arrivò nel parcheggio del pub sull’auto coperta di graffi. Stava parlando con Scott Whitlam sul marciapiede; Lachie le saltellava attorno. Mentre parcheggiava, Falk li vide puntare gli sguardi sulla macchina.

“Cazzo,” sussurrò. Erano solo poche centinaia di metri dalla centrale della polizia al pub, ma il viaggio attraverso il centro del paese gli era sembrato lunghissimo. Scese dalla macchina e i graffi d’argento gli fecero l’occhiolino mentre chiudeva la portiera.

“Oh, mio Dio. Quando è successo?” Gretchen corse da lui, con Lachie al seguito. Il bambino salutò con la mano Falk prima di rivolgere la sua attenzione alla macchina, sgranando gli occhi. Allungò un ditino per farlo passare sulle lettere incise e con orrore di Falk cominciò a leggere ad alta voce la prima parola. Gretchen lo allontanò frettolosamente prendendolo per un braccio e lo spedì a giocare dall’altro lato del parcheggio. Riluttante, Lachie corse a spingere oggetti giù dai fori di una grata.

“Chi è stato?” gli chiese Gretchen.

“Non lo so,” rispose Falk.

Whitlam emise un fischio di solidarietà mentre faceva un lento giro dell’auto.

“Qualcuno ci ha dato dentro. Che cosa hanno usato? Un coltello, un cacciavite?”

“Non ne ho assolutamente idea.”

“Che mucchio di bastardi,” disse Whitlam. “Che posto. Certe volte è peggio qui che in città.”

“Tu stai bene?” Gretchen sfiorò il gomito di Falk.

“Sì,” disse Falk. “Meglio della macchina, in ogni caso.” Provò una fitta di rabbia. Aveva quella macchina da più di sei anni. Niente di speciale, ma non gli aveva mai dato problemi. Non meritava di essere distrutta da qualche stupido contadino.

TI SCUOIEREMO

Falk si rivolse a Whitlam. “È per una vecchia storia. La ragazza di cui eravamo amici...”

“Sta’ tranquillo.” Whitlam annuì. “Ho sentito.”

Gretchen passò un dito sopra i graffi. “Aaron, ascolta. Devi stare attento.”

“Non è un problema. È una seccatura, ma...”

“No. È molto peggio.”

“Sì, be’, che cosa pensi che possano fare? Scuoiarmi?”

Gretchen si interruppe. “Non lo so. Guarda cos’è successo agli Hadler.”

“Quello è un po’ diverso.”

“Sei sicuro? Voglio dire, non lo sai per certo.”

Falk si rivolse a Whitlam in cerca di sostegno, ma il preside si strinse nelle spalle.

“Questo posto è una pentola a pressione, amico. Le piccole cose diventano grandi più in fretta di quanto non si possa pensare. Ma questo lo sai già. Non ti farebbe male essere prudente. Soprattutto visto che tutte e due le cose sono successe nello stesso giorno.”

Falk lo fissò.

“Tutte e due le cose?”

Whitlam scoccò un’occhiata a Gretchen: era visibilmente a disagio.

“Scusa,” disse. “Pensavo che a questo punto li avessi visti.”

“Cosa?”

Whitlam sfilò un foglio piegato dalla tasca posteriore e glielo porse. Falk lo dispiegò. Un vento caldo faceva frusciare le foglie intorno ai loro piedi.

“Chi l’ha visto?”

Nessuno dei due rispose. Falk alzò lo sguardo.

“Allora?”

“Tutti. Sono dappertutto in paese.”

Il pub era affollato, ma Falk distinse la voce celtica, metallica di McMurdo sopra la cacofonia. Si fermò sulla soglia, alle spalle di Whitlam.

“Non ho intenzione di discutere con te, amico mio,” disse McMurdo da dietro il bancone. “Guardati intorno. Questo è un pub.



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